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Le auto elettriche Tesla cominciano, in termini di potenza, prestazioni, linea e autonomia, a non avere nulla da invidiare a quelle col motore a scoppio. Anzi, a essere forse ancor più desiderabili. La mossa all’avanguardia è ora riuscire a venire incontro alle esigenze più raffinate di un pubblico sempre più sensibile all’ambiente a tutto tondo.
Le auto elettriche Tesla cominciano, in termini di potenza, prestazioni, linea e autonomia, a non avere nulla da invidiare a quelle col motore a scoppio. Anzi, a essere forse ancor più desiderabili. La mossa all’avanguardia è ora riuscire a venire incontro alle esigenze più raffinate di un pubblico sempre più sensibile all’ambiente a tutto tondo.
Per chi ha fatto della scelta vegetariana e vegana uno stile di vita, l’acquisto di una macchina dal segmento medio in su è da sempre una vera e propria odissea. Tutta colpa della pelle che la stragrande maggioranza delle case automobilistiche utilizza per il rivestimento di sedili, leva del cambio e volante. Nel caso di vetture di lusso l’opzione obbligatoria per gli interni è la pelle. Finora.
La Tesla Model X, Suv elettrica da poco presentata in Usa, ha bandito ogni derivato animale dai suoi interni. Il merito va a un materiale chiamato Ultra White, una nuova pelle sintetica messa a punto in laboratorio con la collaborazione della Peta, che lo scorso giugno aveva chiesto a Tesla di pensare a un’alternativa cruelty-free. Peta è una potente lobby animalista americana, che annovera molte celebrità, e che è anche azionista di Tesla.
Un passo avanti interessantissimo per Tesla che già in passato aveva tentato di andare incontro alle esigenze dei clienti che non volevano interni di pelle offrendo un’alternativa in stoffa.
L’azienda ha sempre offerto interni in tessuto per i clienti che non desiderassero avere pelle di animali nell’abitacolo, sotto forma di posti a sedere stoffa sintetica, inserti in ecopelle e un volante non in pelle. Ma questi materiali non sono rivoluzionari, come l’essenza del brand richiede, e soprattutto non hanno prestazioni meccaniche ed estetiche particolarmente performanti.
L’opzione vegana per Tesla Model X è una mossa istrionica, certamente, ma anche sensata e intelligente, secondo molti analisti. Perché il pubblico di innovatori, di persone all’avanguardia e di trendsetter a cui Tesla si rivolge annovera sicuramente tra le proprie fila una quota consistente di persone sensibili e attente all’ambiente, agli animali, ai nuovi regimi dietetici in linea con le proprie aspirazioni etiche.
Dagli americani della “People for the Ethical Treatment of Animals” arriva il plauso a Elon Musk per aver messo a punto l’Ultra White, un materiale “cruelty free” che sostituisce la pelle negli interni delle auto di lusso.
Secondo il comunicato della Peta, evitare la pelle serve anche a contenere l’inquinamento, tema particolarmente caro a chi acquista un’elettrica. “Trasformare gli animali in pelle richiede 130 diverse sostanze chimiche fra cui il cianuro, e le persone che lavorano e vivono nei pressi delle concerie soffrono dell’esposizione a questi componenti tossici. La produzione di pelle spreca anche molte risorse naturali, fino a 60.000 litri di acqua per tonnellata di pellame, e produce enormi quantità di CO2. Inoltre, i bovini uccisi per produrre pelle devo sopportare marchiature, taglio della coda, delle corna e castrazione, sempre senza anestesia”.
Al New York Times un portavoce di Tesla ha dichiarato che i clienti apprezzano entrambe le opzioni – in vera pelle e in pelle sintetica – e che l’impegno di Tesla sarà sempre rivolto a dare ai clienti la possibilità di acquistare l’automobile che risponda al meglio alle loro esigenze e al loro stile di vita. Vegani compresi.
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