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Milano e la mobilità. L’Area B dal 2019. L’elettrico e l’ibrido come scelte in crescita. Il rapporto fra cittadini e spazi urbani. E la città, immaginata fra vent’anni. Venti minuti a “ruota libera” a bordo di una Tesla Model S con Marco Granelli, assessore all’ambiente e alla mobilità di Milano.
Lo abbiamo “rapito” all’uscita di Palazzo Reale al termine del suo intervento alla seconda edizione dell’Osservatorio Milano sostenibile, dedicato allo stile di vita dei milanesi realizzato da LifeGate con Eumetra MR per scoprire quanto i cittadini del capoluogo lombardo comprendano il concetto di sostenibilità in tutte le sue declinazioni. L’obiettivo? Approfittare della presenza all’Osservatorio di Marco Granelli, assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Milano, per commentare i dati emersi. Ma anche per approfondire i progetti, gli scenari e le iniziative sulla mobilità che interesseranno Milano nel breve e lungo periodo.
Venti minuti a “ruota libera”, a bordo di una silenziosissima (ed elettrica) Tesla Model S, una chiacchierata a tutto tondo, dalla prossima apertura dell’Area B, che entrerà in vigore a partire dal prossimo gennaio, alla Milano del car sharing, fino a quella che sogna la guida autonoma.
“Per la mobilità sostenibile abbiamo fatto una scelta. Il 70% dei viaggi del trasporto pubblico viene fatto da abbonati. Per loro non aumenteranno i costi. Aumenta il costo della singola corsa che incide sui visitatori occasionali”, Marco Granelli https://t.co/Oyunb4uYZn #MiSoste
— LifeGate (@lifegate) 18 ottobre 2018
Per l’assessore le soluzioni per il futuro della mobilità a Milano passano certamente per l’elettrico, che “però non è che una delle opzioni disponibili” ha spiegato. Milano è anche una delle città a disporre di più colonnine di ricarica. Ma a proposito, qual è il rapporto dei milanesi con la mobilità? Se per il 29 per cento degli abitanti del capoluogo lombardo la sostenibilità è un tema importante, per il 97 per cento “bisogna potenziare i mezzi pubblici affinché i cittadini usino meno le auto, anche a costo di creare limiti di circolazione agli automobilisti”, mentre per il 61 per cento (l’anno scorso era il 55), bisogna dedicare fondi allo sviluppo delle piste ciclabili per permettere ai cittadini di muoversi in città senza l’auto.
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A favore di una città più vivibile il 67 per cento delle persone che vedono nel car sharing la soluzione giusta. Nel tempo libero le pratiche migliorano; il 62 per cento dei milanesi dice che è bene evitare di utilizzare l’auto quando possibile, preferendo mezzi di trasporto a minore inquinamento. Fondamentale anche il potenziamento dei mezzi pubblici con collegamenti più efficienti fra il centro e le periferie. Ad esserne convinti una buona parte di milanesi, consapevoli che da nuovi modelli di mobilità dipenda il futuro del loro benessere.
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