Stiamo per entrare nella settimana che assegna i premi più prestigiosi al mondo nel campo della medicina, fisica, chimica, letteratura, pace ed economia.
Masai, i figli della savana
La tribù dei masai continua a vivere allevando bestiame nelle pianure africane come i loro avi, ma oggi il loro stile di vita è minacciato dall’esproprio delle loro terre ancestrali.
Lo sguardo fiero di chi viene da lontano, la lancia appoggiata sulla spalla e i caratteristici abiti dai colori accesi. Per i masai il tempo sembra essersi fermato, questo popolo di pastori guerrieri stanziati tra il Kenya e la Tanzania vive ancora come viveva secoli fa, noncurante del passare del tempo, e la sua vita è regolata dai ritmi della terra e dall’inesorabile susseguirsi delle stagioni.
I masai sono da sempre dediti all’allevamento di bestiame che conducono per grandi distanze alla ricerca di pascoli verdi e sorgenti d’acqua, da condividere con gnu, zebre, giraffe e antilopi. Il rapporto con il bestiame ha origini antichissime, secondo una leggenda Dio donò al padre della nazione masai un bastone per radunare le mandrie di animali e regalò ai masai greggi di mucche, facendo scivolare i bovini dai rami degli alberi fin giù sulla Terra.
Vivendo a stretto contatto con il creato questa popolazione ha sviluppato riti e credenze che vedono come protagonisti gli animali e le piante della savana. Gli gnu vengono venerati perché contribuiscono alla rigenerazione del manto erboso e quindi alla salute dei capi di bestiame, mentre i leoni ricoprivano fino a poco tempo fa un ruolo fondamentale nei riti di passaggio. Un giovane infatti per entrare nell’età adulta doveva uccidere un leone armato solamente della propria lancia.
“Un guerriero masai è un’incredibile visione. Questi giovani uomini hanno, nel grado più alto, quella particolare forma di intelligenza che chiamiamo ‘chic’; audaci e selvaggiamente fantastici come sembrano, essi sono ancora risolutamente autentici e fedeli alla loro natura e ad un ideale immanente. Il loro stile è cresciuto interiormente, ed è un’espressione della razza e della loro storia e le loro lance ed i loro abiti sono parte del loro essere, così come lo sono le corna per il cervo”, ha scritto Karen Blixen nel libro La mia Africa.
Nonostante il loro legame con i rituali ancestrali oggi i masai devono fare i conti con il furto delle loro terre da parte degli occidentali. L’esproprio, iniziato in epoca coloniale, ha confinato la tribù nelle zone più aride e sterili del paese e ha costretto questo popolo nomade ad una vita stanziale snaturandone lo stile di vita.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Da dieci anni, l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile tiene traccia delle conoscenze, degli atteggiamenti e dei comportamenti degli italiani in materia di sostenibilità. Intercettando una consapevolezza sempre più diffusa.
Intanto, la Camera dei Deputati ha dato l’ok all’art. 18 del ddl sicurezza che criminalizza le infiorescenze della canapa.
Nel primo, secondo molti decisivo, dibattito in vista delle presidenziali, Kamala Harris ha convinto. Secondo la testata americana Cnn il 63 per cento degli spettatori ha preferito la candidata democratica.
La lingua di tutti i giorni e lo slang entrano come neologismi nel dizionario della casa editrice Zanichelli.
Il 19 agosto si celebra la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario. Nel 2023 sono stati uccisi 280 operatori umanitari in guerra.
Il 9 agosto è la giornata mondiale dei popoli indigeni. Un promemoria che ci ricorda l’importanza di difendere questi popoli per la loro cultura, le loro origini ma anche per il nostro Pianeta.
Certi titoli riferiti alle atlete che gareggiano alle Olimpiadi di Parigi sono esempi di sessismo. E rispecchiano gli stereotipi sul ruolo della donna.
Le pugili Lin Yu‑ting e Imane Khelif (quest’ultima ha sfidato Angela Carini) erano state escluse in passato e ammesse stavolta agli incontri femminili.