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A cinque anni dall’introduzione dei matrimoni omosessuali, sono più di 40mila le coppie dello stesso sesso che si sono sposate in Francia.
Era il 23 aprile 2013 e il Parlamento della Francia approvava una legge che per la prima volta autorizzava i matrimoni tra persone dello stesso sesso, nonché le adozioni di bambini. Una scelta che aveva diviso fortemente i cittadini della nazione europea, con favorevoli e contrari che avevano organizzato decine di manifestazioni in tutto il paese.
A distanza di cinque anni da quel giorno è probabile che le parti abbiano mantenuto le loro posizioni, ma è anche certo che la scelta dell’allora governo socialista si è rivelata un enorme successo. Sono infatti più di 40mila le coppie omosessuali che si sono scambiate gli anelli, con un picco in particolare nell’anno successivo all’introduzione della norma (10.500 casi).
“Si tratta di qualcosa che è diventato la normalità. Ci si stupisce sempre di meno di vedere due uomini o due donne che decidono di sposarsi”, ha commentato all’emittente Europe 1 Clémence Zamora-Cruz, portavoce dell’associazione Inter-Lgbt. Nel 2017, sono stati settemila i matrimoni gay: un valore che sembra essersi stabilizzato, secondo le cifre rese note dall’Insee, l’Istituto nazionale di statistica transalpino. Un dato interessante, inoltre, è legato ai Pacs: i Patti civili di solidarietà (le unioni civili francesi) esistevano già prima del 2013, ed erano aperti anche alle coppie omosessuali. Ci si attendeva una sorta di “travaso” da tali contratti ai matrimoni; al contrario, nonostante le 40mila nozze, il numero di Pacs è cresciuto costantemente negli ultimi anni.
Rispetto al totale, gli sposi e le spose dello stesso sesso sono risultati pari al tre per cento del totale delle coppie che si sono sposate in Francia. Tuttavia, come riferito dal quotidiano Le Monde, le unioni gay non risultano distribuite in modo omogeneo sul territorio nazionale. A sfruttare di meno la legge sui matrimoni omosessuali sono stati, in particolare, i comuni rurali delle regioni del nord (Hauts-de-France), dell’Alvernia-Rodano-Alpi, della Borgogne e del Grande Est (più bassi solo risultati solo i dati dei territori d’oltremare). Al contrario è stata l’area metropolitana di Parigi a registrare la quota più alta: nella capitale ben il 9,7% dei matrimoni che sono stati celebrati negli ultimi cinque anni ha riguardato coppie omosessuali.
Se le nozze gay sono state un successo, molto più complicata è apparsa l’applicazione della parte della legge che consente di adottare dei bambini. “Non esistono ancora cifre ufficiali – ha spiegato a Europe 1 Nicolas Faget, portavoce dell’Associazione dei genitori gay – ma sappiamo che il numero di coppie che è riuscita ad adottare è inferiore a dieci”. La ragione è legata al fatto che la procedura da seguire resta molto complicata, anche perché sono degli organismi composti anche da consiglieri provinciali ad essere incaricati di esaminare i dossier. E numerosi politici francesi sono ancora apertamente contrari al matrimonio tra coppie omosessuali.
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