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Più efficienza, nuove forme energetiche e riduzione dell’impatto. Concluso ieri a Milano l’LC3 Forum che ha visto la food supply chain impegnata in un confronto costruttivo sui temi caldi della logistica
Il settore dei trasporti oggi consuma un quinto dell’energia primaria prodotta nel mondo. Secondo i dati dell’OMS , il 92 per cento della popolazione del pianeta vive esposto a concentrazioni di inquinanti che sono oltre i limiti di sicurezza per la salute con valori fuori controllo soprattutto delle polveri sottili e del biossido di azoto, in larga parte imputabili alle emissioni del traffico veicolare. La soluzione non è facile e soprattutto coinvolge governi e attori globali. L’LC3 Forum, tenutosi ieri a Milano, ha messo a confronto in un dibattito aperto e costruttivo i protagonisti della logistica, dai costruttori ai rappresentanti della grande distribuzione.
Promosso dalla LC3 di Gubbio, uno dei maggiori operatori della logistica in Italia, premiata nel 2017 con il Premio per lo Sviluppo Sostenibile, l’incontro milanese ha sollevato alcuni dei temi più caldi e dibattuti nel mondo del trasporto delle merci. Primo fra tutti i vantaggi dell’utilizzo dei motori a gas naturale (LNG) come alternativa al diesel fino, alle soluzioni innovative – come l’uso dell’azoto nel trasporto delle merci deperibili – messe in campo dagli operatori, sempre più impegnati nell’individuare soluzioni per una logistica più strategica e sostenibile.
A confrontarsi, nell’incontro che si è tenuto ieri mattina a Milano presso l’Istituto dei Ciechi, oltre ai direttori della logistica di importanti realtà del Paese, anche Pierre Lahutte, presidente di Iveco, uno dei maggiori costruttori mondiali e fra i sostenitori dell’uso dell’LNG come carburante alternativo. Al forum hanno portato le loro esperienze, fra gli altri, Mario Ambrogi, general manager di LC3, Mariarosa Baroni, presidente di Ngv Italy, Massimo Beccalli, marketing manager di SOL, Pierpaolo Pastore, direttore della logistica di Lidl Italia, Antonio Musso di AD Grendi Trasporti Marittimi e Mentore Giorgietti, supply chain manager di Conad del Tirreno e Gianpietro Calai, coordinatore del progetto InBlue.
Al centro del forum, i vantaggi dell’utilizzo dell’NLG (gas naturale liquido) nel trasporto pesante e il successivo passaggio al biometano, “una transizione”, ha confermato a LifeGate Michele Ambrogi presidente di LC3, “che ci consentirà di abbattere fino al 95 per cento le emissioni di CO2 durante il trasporto e che sarà implementata non appena questo biocarburante sarà disponibile in quantitativi congrui a garantire la continuità operativa dell’azienda”.
Oltre agli scenari europei e nazionali sull’uso del metano, esposti da Ngv Italy, l’ente che si occupa della tutela e dello sviluppo nel settore trasporti dei carburanti alternativi per autotrazione a livello nazionale e internazionale, all’LC3 Forum si è parlato a lungo dei vantaggi connessi all’utilizzo del metano liquido rispetto all’utilizzo del diesel Euro6; secondo i dati forniti da LC3, in una flotta si otterrebbe una riduzione fino al 15 per cento delle emissioni di CO2, fino al 70 per cento delle emissioni di NOx e una riduzione fino al 95 per cento delle polveri sottili.
Ma anche dell’innovativo utilizzo dell’azoto liquido per il trasporto e il raffreddamento delle merci deperibili. In particolare di un nuovo semirimorchio che, refrigerato ad azoto liquido, grazie all’efficienza criogenica secondo LC3, che lo ha adottato per prima in Italia, “si rivela una soluzione amica dell’ambiente poiché non genera emissioni inquinanti, azzerando le emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto e polveri sottili, oltre alla totale riduzione del rumore esterno”.
All’LC3 Forum è emersa l’attenzione crescente del comparto sulla movimentazione dei prodotti, sul loro stoccaggio e l’importanza di un trasporto più sostenibile delle merci, dove integrazione e multidisciplinarietà sono il futuro e dove la filiera dovrà sempre più puntare a un vero ecosistema, senza il timore di affrontare gli attuali limiti, come ha ricordato l’ultra maratoneta Roberto Ghidoni, intervenuto al forum per ricordare come il rispetto e l’ascolto della natura debbano essere un obiettivo prioritario per l’umanità, a prescindere dagli ambiti.
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