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Tra i toni e le atmosfere della letteratura, della musica, del cinema, della scienza, dell’arte, della filosofia e del teatro si schiude anche quest’anno la Milanesiana. Una ricchezza di spunti e d’ispirazioni per oltre 20 giorni, a Milano e non solo.
La Milanesiana è una manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, co-fondatrice della casa editrice La Nave di Teseo e regista, giunge alla diciottesima edizione. La Milanesiana è simboleggiata da una rosa e vuole essere un “laboratorio di eccellenza” dove si mescolano arti e saperi: una combinazione che restituisce elegante armonia, ma anche quella sapida arguzia e quella vivacità che solo gli accostamenti originali sanno donare. Grazie a questa iniziativa i maggiori talenti dei vari campi della cultura sono gravitati a Milano negli scorsi anni: premi Nobel per la Letteratura, tra i quali il recentemente scomparso poeta santaluciano Derek Walott; registi, tra cui Michael Cimino e Wim Wenders; musicisti di fama internazionale, come Lou Reed, Patti Smith, Brian Eno.
Per illustrare il tema di questa edizione, Elisabetta Sgarbi racconta qualcosa di sé, tra vertigine e afflato: “Sono una persona molto coraggiosa – ci spiega – ho lavorato per molti anni in una casa editrice che ho amato moltissimo (n.d.r. Bompiani) e dopo 25 anni ho deciso di lasciarla. Insieme a Eco abbiamo fondato La Nave di Teseo: sta crescendo molto, naviga con prudenza, ma con buoni risultati. Credo di avere avuto molta paura, ma anche molto coraggio: quello della Milanesiana di quest’anno è un tema decisamente autobiografico”.
“Non si può avere coraggio se non si ha paura: la paura è il pensiero del coraggio.”
Il programma di quest’anno, con oltre 50 appuntamenti e 140 ospiti provenienti da 19 Paesi, è diffuso lungo l’Italia tra Milano, Firenze, Torino, Verbania e Bormio. È impreziosito da collaborazioni con istituzioni culturali di rilievo come l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro”, Les Rencontres Philosophiques de Monaco, la European Spirit of Youth Orchestra e il Salone del Libro di Torino. Spettacoli, letture, concerti, conferenze vedono tra gli ospiti i Premi Nobel John Coetzee e Wole Soyinka, Banana Yoshimoto, Tahar Ben Jelloun, Patrick McGrath, Roberto Cacciapaglia e molti altri. Sebbene la Milanesiana si concluda da programma il 13 luglio, la chiusura vera e propria è affidata alla musica il 13 agosto: a Camerino, la cittadina colpita dal sisma del 2016, si svolge il concerto i “Tamburi di pace 2.1”, dove le letture di Paolo Rumiz si alternano alla musica della European Spirit of youth orchestra diretta da Igor Coretti-Kuret.
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