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Il Forum regionale per lo sviluppo sostenibile, a Milano dal 25 al 27 novembre, promuove una crescita della Lombardia capace di rispettare l’ambiente.
“La Lombardia rimarrà la locomotiva dello sviluppo economico del nostro paese solo se oggi aiutiamo il nostro sistema economico, imprenditoriale, sociale a imboccare una strada diversa, un modello di sviluppo diverso. Dobbiamo essere leader nel percorso verso la transizione ecologica e l’economia circolare”.
Queste le parole di Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia. È con in mente questi obiettivi che è stata organizzata, dal 25 al 27 novembre 2021, la seconda edizione del Forum regionale per lo sviluppo sostenibile.
Questo evento coinvolge tutti gli assessori e l’amministrazione locale nel suo complesso. È anche un’occasione per ascoltare le esperienze dei soggetti che hanno aderito al Protocollo regionale per lo sviluppo sostenibile e per coinvolgere i cittadini e le imprese, senza i quali non è possibile attuare un vero cambiamento. Quest’anno, la next generation sarà filo conduttore di ogni incontro: i giovani, proprietari del futuro, saranno coinvolti sia come speaker e testimonial sia come target.
“Questa iniziativa è nata per avere tre giorni, una volta l’anno, in cui approfondire il tema della sostenibilità in ognuno dei suoi aspetti”, prosegue Cattaneo. “La sostenibilità è una dimensione che parte dall’elemento ambientale, ma ormai trasversalmente riguarda tutte le politiche regionali. Credo che abbiamo bisogno di comprendere anche le radici culturali e antropologiche di questo nuovo modello che dobbiamo costruire insieme”.
Il forum si terrà presso l’auditorium Testori di palazzo Lombardia e vi si potrà partecipare previa iscrizione, ma potrà essere seguito anche in streaming. Saranno presenti ospiti d’eccezione come Pascal Canfin, presidente della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo; Sylvie Motard, direttrice dell’ufficio europeo dell’Unep; l’architetto Stefano Boeri e lo chef Davide Oldani.
Il tutto sarà preceduto, fino al 24 novembre, dagli eventi del pre-Forum. Lunedì 8 novembre, al teatro alla Scala di Milano, è avvenuta la consegna del premio internazionale Lombardia è ricerca, il “Nobel” che viene assegnato annualmente ai ricercatori che si sono distinti nel proprio campo. Tema di questa edizione del riconoscimento era “sostenibilità ambientale e qualità della vita”.
“Il giorno precedente al forum avremo poi un’intera giornata dedicata ai temi dell’educazione ambientale. Presenteremo anche il Rapporto Lombardia per vedere a che punto è la nostra regione nel percorso verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile”, conclude Raffaele Cattaneo.
I cambiamenti climatici, del resto, non riguardano soltanto paesi lontani dal nostro come l’Africa o l’Indonesia, ma i loro effetti sono ben visibili anche in Italia e in Lombardia: pensiamo alle inondazioni sul lago di Como, al fenomeno delle isole di calore che interessa le grandi città, al rischio desertificazione che minaccia la pianura Padana, allo scioglimento dei ghiacciai che sta creando problemi di irrigazione in agricoltura, alla tempesta Vaia che, oltre al Veneto, ha colpito parte del territorio lombardo.
“Per affrontare tutto questo dobbiamo da un lato mitigare le emissioni che provocano i cambiamenti climatici, in particolare quelle di anidride carbonica”, specifica l’assessore Cattaneo. Il Piano regionale energia, ambiente e clima va nella direzione di ridurre i consumi energetici di almeno il 30 per cento da qui al 2030 e raddoppiare la produzione di energia da fonti rinnovabili puntando sul solare fotovoltaico e sulle biomasse.
Dobbiamo ristabilire un rapporto equilibrato con il Pianeta, in armonia con le altre specie viventi.
Importante, per il nord Italia, è anche ridurre l’inquinamento atmosferico. “La qualità dell’aria è in continuo miglioramento; abbiamo risolto il problema di alcune sostanze inquinanti come l’anidride solforosa, il monossido di carbonio, il benzene. Le condizioni strutturali del bacino padano, con le Alpi che fanno da scudo ai venti e il fenomeno dell’inversione termica, ci rendono il compito più difficile”, prosegue ancora Cattaneo.
Accanto alle politiche di mitigazione servono quelle di adattamento, per farci trovare pronti di fronte agli eventi estremi che continueranno a verificarsi e saranno sempre più gravi. Al Forum regionale per lo sviluppo sostenibile si discuterà di tutto questo. La crisi climatica è un problema che coinvolge tutti i membri della società e che può essere risolto soltanto comprendendo le esigenze e le idee di ciascuno di essi, per poi mettere in pratica in maniera concreta le strategie più efficaci. La Lombardia intende porsi come il faro utile a guidare il paese in un mare che non sarà facile da attraversare, ma che ci potrà condurre fuori dalla tempesta.
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