
Per la mobilità pulita Bosch punta a un sistema di propulsione misto con motori a combustione ad alta efficienza e motori elettrici all’avanguardia.
Con l’ambizioso progetto Milano toglierà spazio alle auto private in favore di pedoni e bici. Previsti interventi anche su energia, verde e rifiuti.
La città di Milano dichiara guerra all’inquinamento. E lo fa attraverso un ambizioso progetto che punta ad arrivare nel 2050 alla neutralità carbonica. Il Consiglio comunale – come ha annunciato l’assessore alla mobilita, Marco Granelli – ha approvato il Piano aria clima che, attraverso cinque ambiti di azione, 25 target e 49 azioni specifiche, mira a ridurre le emissioni di CO2 e a contrastare i cambiamenti climatici. Si va dalla raccolta differenziata al verde, fino all’efficientamento energetico degli edifici. Ma il cuore dei provvedimenti interessa la mobilità.
Uno dei principali obiettivi è trasformare entro il 2050 la mobilità personale in mobilità attiva (ciclopedonale), riducendo del 50 per cento il flusso di quella motorizzata. Ciò potrà avvenire grazie alla riduzione dei parcheggi in strada, all’istituzione di una “Zero emission zone” e al potenziamento di metropolitane e metrotranvie: si passerà da 127 a 195 chilometri entro il 2030 (+55 per cento) e altri 60 chilometri sono già progettati per il periodo compreso tra il 2030 e il 2045. Si realizzeranno poi nuove piste ciclabili, si potenzieranno i parcheggi di interscambio e verranno raddoppiate le zone con un limite di velocità di 30 chilometri orari. Misure, queste ultime, analoghe a quelle promesse dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo, che vuole dimezzare i parcheggi nelle strade e imporre in tutta la città in limite dei 30 chilometri orari.
L’idea di fondo che emerge dal primo ambito di azione – intitolato “Slow Milano, una città che si muove in modo fluido, flessibile e sostenibile” – è quella di dissuadere i cittadini all’uso di veicoli privati, togliendo spazio pubblico alle auto per consegnarlo a pedoni e ciclisti. Una strada già seguita da Barcellona con la strategia dei superblocchi e da Firenze con lo scudo verde a protezione del centro abitato. Nel Piano aria clima non si escludono inoltre nuove tasse per le vetture più potenti e ingombranti, ulteriori agevolazioni per i veicoli a zero emissioni e “una soglia chilometrica massima annua, in relazione alla classe di appartenenza, contabilizzata mediante apparati di monitoraggio satellitare”.
Mobilità a parte, un intero capitolo del progetto è dedicato all’efficientamento energetico di edifici pubblici e privati, dai tetti verdi agli incentivi per la sostituzione delle vecchie e inquinanti caldaie, fino a 60 mila metri quadrati di nuovi pannelli solari. In tema di rifiuti, l’obiettivo è quello di azzerare lo smaltimento in discarica, arrivando nel 2028 al 75 per cento di raccolta differenziata e utilizzando il restante 25 per cento per la produzione di calore domestico. Al contempo prosegue il grande piano di piantumazione della città, che nel 2030 avrà 220.000 nuovi alberi, passando da 480.000 a 700.000.
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