Milano diventa A-Ortista

Quest’anno saranno coinvolte altre location, ristoranti, gallerie, parchi, giardini che creeranno un percorso per le due settimane in Verde dal 13 al 27 aprile dove l’arte e la natura saranno le muse ispiratrici.

Nel chiostro dei Glicini della società Umanitaria, ogni
artista ha seminato la propria opera e si appresta a coglierne i
primi frutti. Una tre giorni di eventi che si apriranno il
16 aprile e vedrà impegnati vari artisti in
diversi percorsi.

“Il seme piantato dagli a-ortisti – spiega Ornella Piluso,
ideatrice del progetto – produrrà a partire da quest’anno e
per quelli successivi un raccolto, artistico, sociale, sperimentale
organico o inorganico; in questo modo arriveremo a legare le nostre
semine e i nostri raccolti all’Expo del 2015 che ha come temi
portanti alimentazione e nutrizione”.

Progetto che rilancia l’idea di orto urbano, un modo per
coltivare la città, gli spazi verdi liberi o il proprio
balcone. E perché no, raccoglierne i frutti. Non solo
traffico e cemento, ma palazzi e aiuole verdi, vitali,
colorate.

Gli eventi si apriranno con “Orti Notturni-Percorso A-Ortista” e
allo scoccare della mezzanotte… “Boccone
d’A-Ortista!”
.

Nei giorni successivi faranno da cornice tutta una serie di
incontri, di dibattiti su cibo, ambiente. Una Fiera Eco Bio Equo
animeranno gli spazi dell’Umanitaria, con la presenza
dell’associazione Italia Russia Lombardia e della Fondazione Italia
Cina.

Per l’ottavo anno consecutivo continua
“Piatto d’Artista”: grazie alla collaborazione fra
artisti e chef, alcuni noti ristoranti milanesi
presenteranno un “piatto d’Arte”, ispirato a una o
più opere dell’artista partner esposte nel ristorante
stesso. Obiettivo dell’evento è gustare il “Sapore
dell’Arte” attraverso la ricerca e la collaborazione fra due
differenti modalità di interpretare l’arte stessa.

Quest’anno saranno coinvolte altre location, ristoranti,
gallerie, parchi, giardini che creeranno un percorso per le due
settimane in Verde dal 13 al 27 aprile dove l’arte
e la natura saranno le muse ispiratrici.

Rudi Bressa

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