Al via 432 nuovi progetti nel mondo legati al carbone per una produzione annua di oltre 2 miliardi di tonnellate. Si concentreranno in Australia, Cina, India e Russia.
I produttori mondiali di carbone stanno pianificando 432 nuovi progetti minerari. In Australia, Cina, India e Russia si concentreranno più di tre quarti del totale. Per un ammontare annuo in termini di produzione di 2,28 miliardi di tonnellate di carbone, 452 milioni di tonnellate solo in Cina.
Lo studio che svela le nuove miniere di carbone
A rivelarlo è il think-tank statunitense Global energy monitor nello studio Deep trouble: tracking global coal mine proposals. A pochi giorni dalla strada tracciata dall’Agenzia internazionale dell’energia (International energy agency, Iea) per centrare l’obiettivo della neutralità climatica al 2050, questo studio evidenzia la pericolosità delle iniziative legate alle fonti fossili rispetto alla necessità di contrastare la crisi climatica.
New Report: While the IEA has called for a giant leap toward net zero, but coal producers are planning a giant leap backward: increase production 30% by 2030 https://t.co/e0QwbUuKJ2
— Global Energy Monitor (@GlobalEnergyMon) June 3, 2021
“Mentre l’Agenzia internazionale dell’energia ha appena invocato un salto enorme verso le zero emissioni nette, i piani dei produttori di carbone per espandere la capacità del 30 per cento entro il 2030 sarebbe un balzo all’indietro”, ha detto Ryan Driskell Tate, analista per Global energy monitor e autore principale del rapporto.
Questi dati rappresentano una conferma della posizione della Cina che continua a non mantenere le promesse fatte dal presidente Xi Jinping, che ha annunciato la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica al 2060. Nelle quattro province e regioni cinesi di Mongolia, Xinjiang, Shaanxi e Shanxi, rivela il rapporto, si concentra quasi un quarto di tutte le nuove miniere per l’estrazione di carbone.
Cosa comporta questo per la carbon neutrality
Global energy monitor lancia un chiaro avvertimento: gli sforzi fin qui compiuti, anche solo culturalmente, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici rischiano di andare persi. “Nuove miniere ed espansioni dei siti esistenti produrranno carbone per un mondo in cui il carbone è insostenibile economicamentee per l’ambiente“, ha rimarcato Driskell Tate.
“La domanda di carbone sta precipitando e il finanziamento di nuovi progetti di carbone si sta prosciugando”, ha concluso. In gioco ci sono 91 miliardi di dollari che riguardano attività a rischio blocco.
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