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Circa 4.700 cittadini stranieri, per lo più minatori cinesi, ma anche russi, sudafricani e nigeriani, sono stati arrestati ed espulsi dal Ghana nel 2013. Sono stati accusati di lavoro illegale in miniere d’oro abusive, abbandonate, secondo quanto ha detto ad Accra il ministro dell’Informazione ghanese Ibrahim Murtala Muhammed. Gli arresti e le espulsioni sono
Circa 4.700 cittadini stranieri, per lo più minatori cinesi, ma anche russi, sudafricani e nigeriani, sono stati arrestati ed espulsi dal Ghana nel 2013. Sono stati accusati di lavoro illegale in miniere d’oro abusive, abbandonate, secondo quanto ha detto ad Accra il ministro dell’Informazione ghanese Ibrahim Murtala Muhammed.

Gli arresti e le espulsioni sono stati eseguiti nel corso dell’anno da unità speciali dell’esercito e della polizia in miniere abbandonate dalle società titolari delle concessioni o dove comunque si lavora senza rispettare le norme di sicurezza e ambientali.
Lo sfruttamento di miniere illegali è una realtà diffusa in Ghana, in condizioni di pericolo sia dal punto di vista della salute dei lavoratori che dell’ambiente, a opera anche di lavoratori immigrati, molti dei quali cinesi. La questione non è sconosciuta a Pechino: durante una recente visita ad Accra il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi ha assicurato le autorità locali della volontà di cooperazione.
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