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Un motore a benzina, due motori elettrici, trazione integrale e 45 chilometri di autonomia elettrica perfetti per il casa-ufficio. Mitsubishi Outlander PHEV, l’ibrido plug-in più venduto in Europa: com’è, come va e cosa offre.
I suv e i crossover sono i nuovi interpreti della mobilità. A dirlo le classifiche delle vendite che li vede favoriti al posto di station wagon e monovolume. Così i costruttori scelgono sempre più questo “formato” per proporre i loro modelli equipaggiati con sistemi ibridi, ibridi plug-in o elettrici. Mitsubishi, che dagli anni Sessanta investe nell’elettrificazione della mobilità, ci crede da tempo e dal 2012 il suo Outlander PHEV è diventato l’ibrido plug-in più venduto d’Europa. Le ragioni? Un mix riuscito fra spazio, efficienza, sicurezza, unite all’unicità della trazione integrale permanente e ai 45 chilometri di autonomia in elettrico, che rendono il casa-ufficio in molti casi a “emissioni zero”, o quasi…
Già, è proprio un suv l’ibrido plug-in più amato dagli europei. E nemmeno un suv dalle dimensioni compatte, anzi. Eletto Green Suv of the Year 2019 al recente salone Automobility di Los Angeles, Mitsubishi Outlander PHEV è lungo 4 metri e 69, trasporta comodamente 5 passeggeri (con alimentazioni diverse sono disponibili anche versioni a 7 posti), ha un bagagliaio ampio e comodo grazie alla soglia di accesso piatta e al portellone elettrico. Ma quello che lo rende profondamente diverso dai suv “normali” è l’alta efficienza raggiunta dal suo sistema propulsivo ibrido plug-in. Quello che si vede sollevando il cofano motore è un motore benzina da 2,4 litri che non sembra un buon esempio di “downsizing”. L’efficienza è nascosta alla vista, ma molto concreta: 2 motori elettrici, una batteria agli ioni di litio da 13,8 kWh, un cambio cvt, un generatore da 80 kW, 45 chilometri di autonomia elettrica con la possibilità di ricaricare da 4 a 7 ore dalla presa di casa (o all’80 per cento in 25 minuti da una colonnina).
Il risultato è incoraggiante. Emissioni pari a 46 g/km calcolate già secondo i nuovi test di omologazione WLTP (entro il limite fissato per accedere agli incentivi); consumi dichiarati fra 2 e 7,4 litri/100 km di carburante nel ciclo misto; la variabilità del dato dipende dallo stato di carica della batteria e quindi dall’apporto della trazione elettrica. Il tutto con il vantaggio e la sicurezza della trazione integrale permanente e con una dotazione di sistemi Adas che rende il Mitsubishi Outlander Phev non così lontano dalla guida autonoma.
L’ibrida plug-in più venduta in Europa si gioca tutto proprio su questi elementi. Da una parte il motore a benzina fornisce 134 cavalli, ma il suo intervento si limita al minimo. Perché mentre il generatore produce elettricità per ricaricare la batteria del sistema ibrido, sono gli altri due motori (elettrici) a far fronte alla maggior parte delle situazioni. Inclusa la trazione integrale, che permette di affrontare terreni a scarsa aderenza in tutta sicurezza.
Piacevole da guidare anche nel traffico, con un assetto morbido che assorbe buche e irregolarità, silenziosissimo durante la marcia in solo elettrico, Outlander PHEV permette di scegliere tra la modalità Eco, per ridurre i consumi e aumentare l’autonomia elettrica, o Sport, per sfruttare tutta la potenza disponibile. Premendo il tasto Ev si usa unicamente la trazione elettrica (se lo stato di carica della batteria lo consente) mentre con l’opzione Save charge il motore mantiene alta l’autonomia elettrica, in modo da poterla usare quando serve. Utilizzando le leve posizionate dietro il volante (ma la stessa funzione è disponibile sulla leva del cambio) è possibile adattare la frenata rigenerativa su 5 livelli, in funzione del tipo di percorso e della quantità di rigenerazione che si vuole ottenere: più è alto il livello, più l’auto frena da sola senza l’uso dei freni. I risultati migliori in termini di consumi si ottengono mantenendosi in quella che gli strumenti davanti al volante indicano come zona “Eco”. Per capire comunque se si sta sfruttando al meglio il sistema ibrido è meglio tenere d’occhio lo schermo touch screen sulla plancia da dove è possibile controllare stile di guida, consumi e gestione dell’energia in tempo reale.
Il risultato è un suv capiente e confortevole, nel quale razionalità ed efficienza hanno trovato il giusto equilibrio. E dove la sicurezza rappresenta un aspetto prioritario della guida. Su Mitsubishi Outlander PHEV c’è il visibile (interni in pelle, un incredibile sistema audio da 710 watt, il portellone posteriore elettrico, i sedili e il volante riscaldabili) e c’è l’invisibile. Ossia tutti quei sistemi di assistenza alla guida che migliorano sicurezza e comfort. Dalla frenata automatica d’emergenza al cruise control adattivo, dal sistema anticollisione per i pedoni al sistema che rileva la presenza di vetture negli angoli bui. Fino al Rear cross traffic alert, un sistema utilissimo quando si esce in retromarcia dai parcheggi e che grazie ai sensori segnala la presenza di veicoli in avvicinamento. Sulle versioni più accessoriate, Outlander PHEV offre anche l’Ultrasonic misacceleration mitigation system, un sistema che monitora l’ambiente circostante e in caso di potenziali ostacoli evita che il pilota possa accelerare involontariamente.
I sistemi Android Auto e Apple CarPlay permettono di sfruttare il proprio smartphone aumentando la sicurezza. Su Outlander PHEV è, infatti, possibile duplicare sul display da 7 pollici le app più usate; nel caso di WhatsApp, per esempio, i messaggi in arrivo (inclusi gli emoticon) sono letti dal sistema di bordo ed è possibile anche rispondere grazie al vivavoce. La notevole qualità del suono della radio Dab e la possibilità di controllare dallo smartphone – grazie a un’app dedicata – la ricarica e la climatizzazione da remoto (se l’auto è in ricarica) rendono Mitsubishi Outlander PHEV un’auto decisamente “user friendly”.
Fra le novità più attese di questo 2019, Mitsubishi Outlander PHEV ha un listino che parte da 49.900 euro. Ai vantaggi riservati a tutti i modelli ibridi plug-in, quindi accesso senza limitazioni – o pagando pedaggi sensibilmente ridotti rispetto alle vetture tradizionali – alle ZTL e ai parcheggi agevolati, questo modello permette di accedere agli incentivi introdotti nella legge di bilancio, ossia a un ecobonus di 1.500 euro senza rottamazione (2.500 con), vantaggi riservati alle auto che costano meno di 61mila euro e che emettono meno di 70 g/km.
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