
Con la reintroduzione del suffragio universale in Somalia, i cittadini potranno votare direttamente il governo, per la prima volta dal 1969.
Dopo lo scandalo-Oxfam, Medici senza frontiere ha deciso di pubblicare i risultati delle proprie indagini interne: 40 i casi di abusi individuati nel 2017.
Si allarga lo scandalo degli abusi sessuali commessi da alcuni operatori di una serie di organizzazioni non governative di primo piano. Dopo lo tsunami che ha travolto Oxfam e le accuse mosse ad altre associazioni (Save the Children, Christian Aid) e alla Croce Rossa britannica, Medici senza frontiere ha deciso di rendere pubblici i risultati di alcune indagini interne.
Leggi anche: Di quale scandalo è accusata Oxfam a Haiti
Condanniamo fermamente ogni forma di abuso. Abbiamo diffuso proattivamente i dati sugli abusi riscontrati all’interno di MSF e stiamo rafforzando i nostri meccanismi di denuncia e di monitoraggio per garantire che tutti i casi vengano denunciati e puniti. https://t.co/sM37osSX7K pic.twitter.com/QZORPuS7gf
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) February 14, 2018
“Abbiamo preso questa decisione per portare avanti il nostro spirito di trasparenza, in un momento in cui il tema è sotto i riflettori in tutti i settori e gli ambiti della società, purtroppo anche quello umanitario”, ha spiegato l’associazione, che spiega di aver adottato già “da diversi anni dei meccanismi interni di denuncia, attraverso i quali tutti i membri dello staff possono riportare comportamenti inappropriati, abusi di potere, molestie o abusi sessuali”.
Grazie a tale impegno, prosegue Msf, “nel 2017, su un totale di oltre 40mila operatori umanitari impegnati in quasi 70 paesi nel mondo, abbiamo potuto individuare 40 abusi”. In particolare, in 24 casi si è trattato di molestie o abusi sessuali verso membri dell’organizzazione e, in due casi, a danno di persone esterne. “Per questo 19 persone del nostro staff sono state rimosse dal loro incarico”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con la reintroduzione del suffragio universale in Somalia, i cittadini potranno votare direttamente il governo, per la prima volta dal 1969.
Il caso del giocatore del Real Madrid Vinicius, ma anche quelli dei giocatori dell’Inter Romelu Lukaku e della Juventus Dusan Vlahovic sono lo specchio di un problema del calcio col razzismo. È ora di dire basta.
La schiavitù moderna è un problema reale in varie zone del mondo. E riguarda anche i paesi del G20, perché importano beni che sono frutto di lavoro forzato.
L’obiettivo della giornata è quello di contribuire a sradicare l’omofobia e tutelare le minoranze.
Quello delle atlete trans è un tema sempre più di attualità che lo sport mondiale però non sa bene come gestire, in attesa che la scienza dica qualcosa.
Il servizio Nipote in affitto vuole ridurre il divario digitale nella popolazione anziana e favorire la collaborazione tra generazioni.
Da quattro anni il quadro globale della fame nel mondo è in costante peggioramento. Tra i fattori principali, la crisi climatica e quella economica.
Come ogni anno, Reporter senza frontiere ha valutato le condizioni della libertà di stampa in 180 paesi nel mondo. Il quadro che ne emerge è problematico.
La Life support di Emergency ha già salvato centinaia di persone. Il comandante Domenico Pugliese racconta il suo ruolo e l’esperienza a bordo.