Un posto in cui giocare con il colore e trasformare “in oro” materiali riciclati. È il Muba di Milano: un museo tutto dedicato ai bambini, pieno di sorprese da scoprire.
Un luogo in cui agli adulti è consentito entrare solo se accompagnati dai bambini. Un museo atipico, in cui è possibile trovarsi di fronte a un perentorio “vietato non toccare”. Una piccola oasi a pochi minuti dal centro di Milano in cui passeggiare in un grazioso parco e attraversare un antico portico per poi avventurarsi in un mondo delle meraviglie. Tutto questo è il Muba – Museo dei bambini, un centro per lo sviluppo e la diffusione di progetti culturali dedicati all’infanzia nato con l’obiettivo di promuovere nei bambini “uno sguardo aperto sul mondo con un costante lavoro di ricerca e qualità”.
Nata come associazione no profit nel 1995 e partita come realtà itinerante con mostre ospitate dalla Triennale di Milano, il Muba ha trovato nel 2014 una dimora fissa presso il complesso tardobarocco della Rotonda della Besana, in quella che nel Diciassettesimo secolo nasceva come Chiesa di San Michele e che dal 1948 è proprietà del Comune. Una scommessa vinta fin dal principio che lo ha portato dal 1997 ad oggi al mirabile traguardo di 800mila bambini coinvolti nelle sue attività, 15 mostre interattive realizzate e 50 città italiane ed europee raggiunte con i suoi progetti didattici internazionali.
Laboratori, mostre-gioco, campus estivi ma anche gioco libero, baratto di giocattoli e possibilità di affittare gli spazi per organizzare la propria festa di compleanno sono solo alcune delle iniziative che animano il calendario del Muba. C’è posto per tutti (a partire dai dodici mesi ai dodici anni) e ogni percorso è dedicato a target precisi, strutturato con orari fissi e a numero chiuso così da evitare sovraffollamenti e caos. A seguire bambini e genitori lungo le attività ci sono sempre educatori specializzati che aiutano tutti a godere al meglio delle esperienze, facilitando – negli intenti della direzione – “il pensiero progettuale creativo e i processi cognitivi che si attivano”. Un approccio che ha portato il Muba ad essere “il primo gruppo capace di proporre a Milano mostre di successo per i più piccoli, uniche per ampiezza e numero di visitatori”.
Il 21 luglio il Muba ha accolto la visita di un ospite speciale: il sindaco di Milano Beppe Sala, che abbiamo intervistato in occasione della Milano Design Week 2018. Il primo cittadino ha voluto osservare da vicino le proposte del museo e l’attività degli educatori, rimanendone molto colpito. Tanto da pubblicare anche un post sul suo profilo Instagram con una foto che lo immortala rapito dalla mostra-gioco Colore e in cui invita i genitori a portare i propri figli a visitare il museo, definendola “un’esperienza meravigliosa”.
Una delle attività attualmente in programma è la mostra-gioco Colore. Giocare con la luce alla scoperta del colore dedicata ai bambini dai due ai sei anni e nata con l’obiettivo di “avvicinarli al mondo del colore e della luce attraverso un percorso emozionante, attivo e sensoriale”. La mostra prevede quattro installazioni curate dal Muba e dalla colour designer Francesca Valan, e un allestimento ideato dal giovane architetto Lara Porcella, selezionata attraverso un bando internazionale. Qui i piccoli visitatori si trovano ad immergersi in un mondo magico fatto di luci e colori, tra scatti fotografici, racconti e giochi di ombre, perché anche l’utilizzo dei colori è una capacità che va coltivata ed educata.
“La nostra volontà di affrontare un tema complesso e scomporlo fino a renderlo il più leggero possibile è ben visibile all’interno del percorso della mostra-gioco – afferma Barbara Merati, direttore creativo del Muba – I bambini infatti, sono chiamati a compiere gesti semplici e istintivi che appartengono al loro quotidiano. Che sia giocare con le ombre, a nascondino o attraversando grandi tubi colorati, ogni loro esperienza è volta alla scoperta del mondo del colore”.
Remida Milano all’interno di Muba ospita un centro permanente del riuso creativo dei materiali di scarto
Remida Milano, i materiali di scarto riprendono vita
Oltre alle mostre temporanee il Muba ospita un centro permanente del riuso creativo dei materiali di scarto. Si tratta di Remida Milano, aperto dal 2010 e dedicato alla sperimentazione sensoriale per un pubblico di bambini dai due agli undici anni e ai loro accompagnatori (la durata è di circa 75 minuti). Come il leggendario re Mida, che trasformava in oro tutto ciò che toccava, qui i bambini danno nuova vita a materiali scartati dalla produzione industriale e artigianale. Legno, metallo, plastica, cuoio, gomma, ma anche ceramica, stoffe, carta e cartone diventano tra le loro piccole mani delle preziose risorse creative suddivise in due macroaree: una di sperimentazione sensoriale e polimaterica pensata per i più piccoli e una dedicata alla costruzione, per quelli un po’ più grandi.
A guidare i visitatori in questo percorso tutto da scoprire e reinventare ci sono sempre gli educatori, specializzati ciascuno in un campo diverso: dalla psicologia, al teatro, alla pedagogia, all’arte e alla scienza. Così da abbracciare davvero tutte le possibili interpretazioni e opportunità offerte da queste semplici risorse. In questo spazio vengono organizzati periodicamente anche allestimenti e laboratori specifici, come il Remida per i più piccoli dedicato ai bambini dai dodici mesi ai sei anni, e Didolab per bambini dai due ai sei anni.
Tutti gli spazi del museo nel periodo estivo ospitano dei campus dedicati ai bambini dai cinque agli undici anni dal lunedì al venerdì, dalle 08:30 alle 17:00, con un programma di attività all’insegna dell’esplorazione, della creatività e del divertimento. Un’occasione unica per i bimbi milanesi di godere anche durante le vacanze di questa preziosa risorsa cittadina.
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