Un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale spiega che in Asia nel 2023 sono state registrate 79 catastrofi legate ad eventi estremi.
Sì, anche Coca-Cola lotta contro il riscaldamento globale
Nessuna ha le mani sporche di carbone, petrolio o gas naturale, ma le multinazionali che hanno accolto l’invito del presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama a impegnarsi attivamente contro i cambiamenti climatici sono tra le più influenti al mondo con 1.300 miliardi di dollari di profitto complessivo solo nel 2014. Tredici compagnie, quali Apple,
Nessuna ha le mani sporche di carbone, petrolio o gas naturale, ma le multinazionali che hanno accolto l’invito del presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama a impegnarsi attivamente contro i cambiamenti climatici sono tra le più influenti al mondo con 1.300 miliardi di dollari di profitto complessivo solo nel 2014.
Tredici compagnie, quali Apple, Google, ma anche General Motors e Bank of America hanno promesso lunedì 27 luglio alla presenza del segretario di Stato John Kerry di investire fino a 140 miliardi di dollari (circa 126,5 miliardi di euro) per bloccare il riscaldamento globale e contrastare i cambiamenti climatici in vista del fondamentale appuntamento con la conferenza delle Nazioni Unite (Cop 21) di dicembre, a Parigi, in Francia. Per farlo dovranno tagliare le emissioni di CO2, ridurre il consumo di acqua e incrementare rapidamente la produzione e il consumo di elettricità da fonti rinnovabili. L’obiettivo congiunto dichiarato è arrivare a produrre 1.600 megawatt, sufficienti a coprire il fabbisogno di 1,3 milioni di abitazioni.
Nonostante nessuna delle compagnie sia direttamente coinvolta nella produzione di combustibili fossili, sono molte quelle che producono grandi quantità di CO2 e consumano molta energia. Come Alcoa, una delle più grandi aziende al mondo per la produzione di alluminio, che ha promesso di dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2025 rispetto ai livelli registrati nel 2005.
Tra queste ci sono anche due multinazionali controverse e concorrenti quali Coca-Cola, che ha promesso di voler ridurre la sua impronta (carbon footprint) del 25 per cento nei prossimi cinque anni, e Pepsico.
Obama ce la sta mettendo tutta per arrivare alla conferenza di Parigi da leader e per cercare di porre basi talmente solide intorno alla questione, da far diventare il contrasto ai cambiamenti climatici l’eredità più importante dei suoi otto anni di presidenza. L’accordo prende il nome di American business act on climate pledge ed è stato firmato da Alcoa, Apple, Bank of America, Berkshire Hathaway Energy, Cargill, Coca-Cola, General Motors, Goldman Sachs, Google, Microsoft, Pepsico, Ups e Walmart. E per l’autunno è già in programma un secondo round per far diventare il pacchetto di imprese che ci credono ancora più influente.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’agenzia americana Noaa ha indicato la presenza di un fenomeno di sbiancamento diffuso delle barriere coralline, in tutti gli oceani del mondo.
Il nuovo rapporto Copernicus-Omm illustra lo stato del clima in Europa. I dati relativi al 2023 sono inquietanti, ma crescono le rinnovabili.
I paesi del Golfo colpiti da un evento meteorologico estremo. Dubai sommersa, almeno 18 morti nell’Oman, disagi anche in Qatar e Bahrein.
Il comune di Cantiano è stato travolto dalle alluvioni nelle Marche del 2022. Dopo un anno e mezzo, ne paga ancora le conseguenze. Ne parliamo col sindaco.
Diritto alla vita è anche protezione dalla crisi climatica, lo ha stabilito la Corte suprema indiana
La Corte suprema indiana ha aggiornato e allargato il concetto di diritto alla vita, includendovi quello a difendersi dagli impatti della crisi climatica.
Quello di quest’anno è il mese di marzo più caldo mai registrato, ben 1,68 gradi al di sopra dei livelli pre-industriali. I dati del servizio Copernicus.
La Corte europea dei diritti dell’uomo si esprime il 9 aprile su tre cause per spingere i governi ad agire per la giustizia climatica.
Arriva una proposta di legge sul clima, condivisa dagli scienziati, che spinga l’Italia verso la decarbonizzazione. Passando anche da un nuovo fisco.