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Nimega, al confine tra Paesi Bassi e Germania, raccoglie l’eredità di Essen. Ecco perché è stata scelta come Capitale verde d’Europa 2018.
Tra la città di Essen, in Germania, e quella di Nimega, nei Paesi Bassi, ci sono soltanto 100 chilometri di distanza. La Capitale verde d’Europa 2017 e quella del 2018 sono vicine di casa. Due perle nel cuore del Vecchio Continente. In una regione nella quale convivono industrie, boschi, centrali a carbone (l’impianto di Walsum è praticamente a metà strada) e la traccia sinuosa del Reno.
Nimega, non a caso, raccoglie l’eredità di una città che si è smarcata dalle energie fossili: Essen, per decenni, ha infatti la propria storia allo sfruttamento della miniera di carbone: una delle primissime grandi industrie europee, attiva già nel corso dell’Ottocento e trasformata oggi in un museo. Ma la storia della città più antica dei Paesi Bassi è ben diversa.
Le prime tracce del centro abitato, nato come accampamento legionario romano all’epoca di Augusto, risalgono ai primi anni dopo Cristo. Con il declino dell’impero romano, nel IV secolo, la città finì nelle mani dei franchi. Durante la Seconda guerra mondiale venne dapprima occupata dall’esercito nazista, quindi bombardata a tappeto dall’aviazione alleata, e infine liberata dalle divisioni corazzate inglesi e dai paracadutisti americani.
La scelta della Commissione europea di insignirla del titolo di Capitale verde europea per il 2018 è arrivata grazie alla “visione appassionata, chiara e convincente” delle sue politiche in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, viabilità ciclabile, rifiuti e gestione delle acque. “Nimega è un’autentica ambasciatrice del cambiamento”, ha affermato Joanna Drake, della direzione generale Ambiente dell’organismo esecutivo di Bruxelles.
“Da anni – ha spiegato Hubert Bruls, sindaco dal 2012 al magazine della Commissione Environment for Europeans – ci siamo impegnati a fondo per rendere la città maggiormente sostenibile. Il nostro obiettivo è di diventare a ‘impatto climatico zero’ entro il 2045. Perché questo sia possibile, sono necessarie numerose misure a lungo termine e la collaborazione di molteplici partner, compresi le imprese e i cittadini”.
“Alcuni abitanti di Nimega hanno partecipato a una marcia verde verso altre città vincitrici (Copenaghen, Bristol e Lubiana), spostandosi in bici, di corsa o a nuoto. E questo ha lasciato il segno”, ha aggiunto il primo cittadino. La popolazione, d’altra parte, è abituata alle due ruote: può contare su una rete di 60 chilometri di autostrade ciclabili e più del 65 per cento di chi si reca in centro o al campus universitario Heyendaal lo fa pedalando.
Significativo poi il progetto Ruitme voor de Waal (in italiano, “Spazio per il fiume Waal”), con il quale il comune tra il 2011 e il 2016 ha scavato un canale a fianco della diramazione del Reno, al fine di proteggere la città inondazioni. Premiati poi il sistema particolarmente efficiente di gestione dei rifiuti, gli obiettivi a lungo termine in materia di riciclo e la volontà di puntare ad un’economia circolare.
Zondag 17/9 autovrije zondag in 11 straten in Nijmegen. #gezondeleefomgeving pic.twitter.com/qSmgtRICbE
— Nijmegen European Green Capital 2018 (@GreenCapital18) September 13, 2017
Il tutto coinvolgendo sempre la popolazione, come nel caso della campagna di sensibilizzazione “Kijk! Afval = Grondstof” (“Attenzione! Rifiuti = Materie prime”). Una politica “dal basso” portata avanti anche con le Green Capital Challenges, sfide lanciate alla popolazione attraverso una serie di iniziative ecologiche sul territorio.
Vorig jaar werd er wereldwijd méér geïnvesteerd in zonne-energie dan in fossiel en nucleair samen!
Ook in Nijmegen zijn wij gek op zonne-energie! Wist jij al dat wij een zonnepark hebben met zo’n 4000 zonnepanelen? https://t.co/8pEudEQrJB pic.twitter.com/zN3IgLHqMw
— Nijmegen European Green Capital 2018 (@GreenCapital18) May 9, 2018
“I comuni – ha concluso Bruls – possono fare molto per rendere la propria città più verde, sostenibile e sana. Ogni volta che compiamo un passo avanti e portiamo a termine un progetto che rende la nostra città più pulita, sana e sicura, per noi è una vittoria”.
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