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Tra Alto Adige e Lombardia un itinerario spettacolare diviso in sette tappe conduce alla scoperta del Parco nazionale dello Stelvio e delle vette più suggestive dell’Ortles. Per escursionisti esperti.
È tra giugno e settembre il periodo perfetto per intraprendere questo trekking emozionante tra la vegetazione del Parco naturale dello Stelvio e i panorami mozzafiato dell’Alto Adige: si chiama nuova Alta via dell’Ortles, un modo unico per conoscere la montagna più autentica, ad alta quota, a un passo dal cielo.
È percorribile dallo scorso settembre, dopo un attento lavoro di tracciamento e una nuova segnaletica ad hoc, la nuova Alta via dell’Ortles: un trekking ad anello che si estende per quasi 120 chilometri, 8mila metri di dislivello con tratti a oltre i 3mila metri. Un’esperienza unica per chi ama la vera montagna ma non adatta a tutti, è bene precisarlo. Si tratta infatti di un’escursione che nella sua interezza si qualifica come uno dei percorsi d’alta quota più impegnativi di tutta la regione alpina e, benché sia stato suddiviso in sette tappe, presenta dei tratti ghiacciati che necessitano dell’accompagnamento di una guida anche per gli escursionisti più esperti.
Indispensabile quindi è non affrontarla con leggerezza, ma valutare con attenzione quali siano le tappe idonee al proprio grado di preparazione. L’Alta via infatti comprende anche un ghiacciaio nella sua quarta tappa, quella che va dal rifugio Nino Corsi al Pizzini, dove potrebbe non essere sufficiente un’attrezzatura adeguata e molta esperienza per portare a termine l’escursione. Altri tratti invece possono essere affrontati da tutti i trekker, purché ben allenati e attenti.
Si può scegliere di percorrere solo alcuni tratti o camminare per tutto l’anello e in questo caso si pernotterà nelle numerose malghe lungo il tragitto o nei rifugi che offrono agli escursionisti tutto il necessario. L’Alta via dell’Ortles è un modo per assaporare il piacere di vivere in alta montagna, attraversare il Parco dello Stelvio e le bellezze naturalistiche della Val Venosta e della Valtellina in Lombardia che viene anch’essa coinvolta nel giro.
Percorrere questa via vuol dire essere circondati dal Parco dello Stelvio che si estende in Lombardia, Alto Adige e Trentino e per circa tre quarti del suo territorio è al di sopra dei 2mila metri e raggiunge il suo massimo di 3.905 proprio sulla cima dell’Ortles. Un susseguirsi di cime impervie e vastissime superfici glaciali collegate anche da questo itinerario escursionistico che non è solo scenografico, ben tracciato ed emozionante ma è anche l’occasione per valorizzare il parco, un unicum per varietà, vegetale e animale.
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Ciò che contraddistingue infatti il parco è la sua varietà che deriva proprio dai grandi dislivelli che dai 650 metri del fondovalle portano ai quasi 4mila delle vette dei ghiacciai. Questo regala all’escursionista morfologie ed ecosistemi molto diversi fra loro: dalle zone umide a quelle detritiche, dai terreni calcarei a quelli silicei, ogni zolla di terra è ricoperta da una flora varia e variopinta. Anche la fauna è delle più ampie ed è facile trovare branchi di cervi e caprioli, salendo di quota si vedono invece i camosci e in alcune valli sono tornati gli stambecchi. Non mancano la volpe, la marmotta, l’ermellino, gli scoiattoli e le lepri; più rari i tassi e le donnole. Grandi protagoniste sono anche le aquile reali e da qualche tempo è possibile avvistare anche il gipeto o avvoltoio degli agnelli. Una nuova grande occasione d’avventura sulle montagne italiane.
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