Il cannabidiolo o cbd è uno degli oltre cento composti chimici naturali chiamati fitocannabinoidi presenti in percentuali variabili nella pianta di Cannabis sativa.
È dimostrato che assumere l’olio al cbd può alleviare disturbi come ansia, stress e insonnia. Ricco di omega 3 e 6, viene utilizzato anche come antiossidante, antinfiammatorio e nella cura di pelle e capelli.
In un mercato in grande espansione, è importante saper riconoscere i prodotti di qualità.
Calmante, ansiolitico, idratante, antinfiammatorio, emolliente, miorilassante, antiacne, antiossidante, blandamente sedativo. È solo l’inizio della lunga lista di benefici attribuiti all’olio di cannabidiolo, cbd per gli “amici”. Ogni giorno più numerosi, stando ai dati di mercato della Cannabis light che, dall’apertura del primo cbd shop legale in Italia nel 2017, ha visto un incremento vertiginoso del giro d’affari nel settore terapeutico e cosmetico.
Sostanza preziosa estratta dalle infiorescenze della pianta di Cannabis sativa, il cbd è privo di effetti stupefacenti. Sotto forma di olio è un rimedio naturale che vale la pena conoscere, in un viaggio alla scoperta di nuovi orizzonti per l’economia e il benessere sostenibili.
Cos’è l’olio di cbd
“Magia in boccetta”, scrive in rete un entusiasta. Cannabidiolo diluito in olio vegetale, ricorda la scienza. Meglio conosciuta come cbd, la sostanza contenuta nell’olio è una degli oltre cento composti chimici naturali chiamati fitocannabinoidi presenti in percentuali variabili nella pianta d’origine e isolata per la prima volta negli anni Quaranta dal chimicoamericano Roger Adams. A differenza del “cugino” psicotropo thc (tetraidrocannabinolo), il cbd non ha poteri da sballo. Questo, insieme alla bassissima tossicità, ha reso la sostanza e i prodotti da essa derivati legali in molti paesi nel mondo, Italia inclusa.
Sempre più in voga tra i consumatori, che la assumono in gocce sublinguali o la spalmano sul corpo per contrastare disturbi di ogni tipo, la formulazione oleosa si ottiene estraendo il cannabidiolo dalle infiorescenze femminili della pianta, poi diluito in percentuali variabili con un liquido vettore: olio d’oliva, di semi di canapa o di cocco tra i più diffusi. Il primo ha un sapore vicino a quello classico di cbd, terroso, erbaceo e torbato; il secondo ricorda la nocciola, mentre l’ultimo è più delicato e con un retrogusto amaro meno persistente. Per l’Oms “generalmente ben tollerato e con un buon profilo di sicurezza”, il cannabidiolo e i suoi derivati sembrano non avere controindicazioni ma solo un lungo elenco di benefici. Troppo bello per essere vero?
All’età di ottant’anni, la conduttrice televisiva e magnate del ménage domestico Martha Stewart ha lanciato la sua linea di creme e oli a base di cannabidiolo. Pare che a iniziarla ai prodigi dell’erba legale sia stato il rapper Snoop Dogg, con cui condivide anche il fiuto per gli affari: dalla messa in vendita online, il suo olio cbd aromatizzato alla menta piperita registra sempre il tutto esaurito con la promessa di “rendere il benessere una scelta più facile, ogni giorno”. In che senso? Luci del varietà a parte, proviamo a fare chiarezza.
Ansia, insonnia, stress
Il nostro corpo ha un sistema endocannabinoide che genera cannabinoidi. Questi, insieme ai recettori situati in tutto il sistema nervoso, contribuiscono a regolare gran parte delle funzioni vitali tra cui l’umore e i cicli del sonno. Il cbd interagisce con il nostro sistema endocannabinoide, e la sua maggiore concentrazione genera effetti benefici per il corpo, tra i quali sostengono alcuni studi, la riduzione dell’ansia, spesso alla base dei problemi di insonnia. Inoltre, il cbd regola il corretto avanzamento delle diverse fasi del sonno, rendendolo più profondo e favorendo un riposo migliore. Le testimonianze non mancano, ma c’è ancora ampio spazio per la ricerca.
Mentre la maggior parte degli antidolorifici intorpidisce i nervi o lenisce il corpo in caso di dolore, il cannabidiolo rallenta la velocità con cui il corpo scompone la serotonina, l’anandamide e il 2-AG, neurotrasmettitori responsabili della nostra percezione di felicità e, allo stesso tempo, del dolore. Aumentando i livelli di cannabinoidi del corpo, l’olio di cbd potrebbe alleviare la sensazione di dolore spesso conseguenza di uno stato infiammatorio alla base di disturbi come l’artrite reumatoide e altre condizioni reumatiche.
Contratture e dolori mestruali
A livello muscolare, le proprietà distensive e antinfiammatorie dell’olio di cbd esercitano un’azione spasmolitica che consente di ridurre tensioni e contratture e permette un più rapido recupero in caso di attività fisica intensa e traumi. Per le stesse regioni, in molti casi risulta utile anche in caso di crampi addominali, dolori mestruali, dolori osteoarticolari ed emicrania.
Pelle e capelli
Spesso utilizzato come anti-age, il cbd “aiuta ad ottenere una pelle più luminosa ma anche a risolvere i problemi di acne. È adatto a tutti i tipi di pelle ed è ricco di acidi grassi (omega 3 e omega 6)”, assicurano dal giovane brand italiano Taba in un’intervista. L’applicazione si presta anche al cuoio capelluto, in caso di irritazioni e arrossamenti: basta scegliere le formulazioni specifiche a rapido assorbimento, pensate per lenire senza ungere.
Animali
Contro mancanza di appetito, ansia e stress degli amici a quattro zampe, l’olio di cbd sembra essere un valido alleato. Per la nausea, ad esempio “le sostanze endocannabinoidi (prodotte naturalmente dall’organismo) interagiscono con alcuni recettori del sistema nervoso centrale riducendo la sensazione sgradevole.
Per questo motivo, preparazioni a base di cannabis contenente cbd vengono utilizzate non solo per ridurre il problema, ma anche per favorire l’appetito grazie all’azione miorilassante sulla muscolatura liscia di stomaco e intestino”, spiega la dottoressa Serena Ribolzi, medico veterinario.
Grazie al contenuto in proteine e acidi grassi essenziali della serie omega 3 e omega 6 che tengono a bada i livelli di glicemia, trigliceridi e colesterolo nel sangue, l’olio di cbd può migliorare il metabolismo, favorire il mantenimento del corretto peso e contribuire alla ricomposizione corporea durante l’attività fisica. Ottimo se utilizzato a crudo su insalate, frullati e piatti caldi, si deteriora facilmente ad alte temperature.
Come riconoscere un olio di cbd di alta qualità
Trovare il prodotto giusto per le proprie esigenze è soggettivo e nel selvaggio West dei produttori di cbd può capitare di fare esperienze deludenti. Tuttavia, su alcuni punti ci si può far cogliere preparati prima di acquistare un olio al cbd. Partiamo dalle basi.
Biologico e non ogm
Conoscere la provenienza e il metodo di coltivazione della pianta da cui è estratto il cannabidiolo è importante per la nostra salute e per quella del Pianeta. Colture organiche e biologiche riducono il rischio di contaminare il prodotto con pesticidi, solventi e additivi chimici vari.
Concentrazione di cbd
Sulla confezione dev’essere indicata la percentuale di cannabidiolo presente nell’olio. Per dieci ml di prodotto, si parte da 300 mg (3 per cento) fino alla versione più potente, che contiene 3mila mg (30 per cento). Il dosaggio è personale e, sebbene gli effetti siano lievi, il suggerimento è di cominciare con piccole dosi e procedere gradualmente, ascoltando le reazioni del proprio corpo.
Percentuale di thc
È bene non superare lo 0,3 per cento, così da rispettare la soglia massima prevista dalla legge. Se la quantità di tetraidrocannabinolo è superiore, può essere un indicatore della dubbia provenienza della pianta.
Metodo di estrazione
Il procedimento probabilmente più diffuso e sicuro per estrarre olio di canapa ad alto contenuto di cbd è quello che prevede di isolare questa sostanza con l’anidride carbonica. Un metodo ecologico e sicuro che richiede macchinari all’avanguardia e può incidere sul prezzo finale.
A spettro completo
Significa che l’olio contiene tutti i cannabinoidi presenti sulla pianta di canapa, inclusi vitamine, minerali, acidi grassi, clorofilla, terpeni e flavonoidi. Alcuni preferiscono la versione filtrata e meno grezza dal tipico colore dorato, ma prove crescenti suggeriscono che l’interazione di più cannabinoidi ne amplifichi i benefici, ottenendo il cosiddetto effetto “entourage”, più equilibrato e sinergico.
Affidabilità del brand
Leggere le recensioni degli altri clienti e fare un po’ di ricerca sulla reputazione del marchio è sempre un buon modo per evitare brutte sorprese
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