
Dall’incontro di tre giovani donne in una famosa cucina stellata, nasce un bistrot vegetariano che punta alla sostenibilità anche nel delivery, con una insolita schiscetta.
Dove non c’è luce non c’è clorofilla, e dove non c’è clorofilla non si sintetizzano vitamine. Ma le proprietà e i benefici di questa sostanza sono anche altre. Scopriamole e scopriamo anche alimenti dove si trova.
È il pigmento che colora di verde le foglie dei vegetali. La sua funzione è quella di assorbire la luce del sole (le radiazioni rosse, blu e violette) per innescare il processo di fotosintesi, vitale per la pianta.
La sua formula chimica è curiosamente affine a quella dell’emoglobina del nostro sangue: una sola sostanza le differenzia, il magnesio, che nella clorofilla sostituisce il ferro dell’emoglobina.
Ma cos’ha di tanto prezioso per noi la clorofilla? Innanzitutto è grazie alla sua presenza che possiamo
avvertire al gusto il senso di freschezza delle verdure verdi. Le sue virtù extranutrizionali, poi, sono preziose per l’organismo: è antianemica, purifica il sangue, tonifica il cuore, regola il livello di colesterolo, cicatrizza, disinfetta e deodora la pelle, neutralizza le tossine e ricostruisce i tessuti.
Abbondanti fonti di clorofilla sono gli spinaci, le erbette, i broccoli, il cavolo riccio e quello toscano, il tarassaco, la cicoria, le cime di rapa, la catalogna, la barba di frate, l’alga spirulina. L’ideale è cibarsi di questi ortaggi crudi o poco cotti, ricordando che anche i broccoli crudi, tagliati sottili e conditi con olio extra vergine di oliva, sale e limone, sono gustosissimi e più digeribili.
L’utilizzo in cucina delle verdure sottoposte a imbianchimento (come radicchi, cardi, sedani, alcune lattughe), va sempre affiancato all’uso di verdure verdi: questa tecnica prevede che gli ortaggi vengano tenuti al buio per renderne più tenera e croccante la fibra. Ma l’imbianchimento penalizza il contenuto di vitamine, perché dove non c’è luce non c’è clorofilla, e dove non c’è clorofilla non si sintetizzano vitamine.
Via libera alle verdure a foglie verde allora, privilegiando quelle verde scuro, vera miniera di vitalità.
Dall’incontro di tre giovani donne in una famosa cucina stellata, nasce un bistrot vegetariano che punta alla sostenibilità anche nel delivery, con una insolita schiscetta.
Uno studio americano ha dimostrato come l’Egcg, un antiossidante del tè verde già conosciuto per i suoi effetti benefici, riesca anche ad aumentare i livelli di p53, proteina antitumorale.
Dalle vitamine dipende il buon funzionamento di tutti i processi biologici dell’organismo: l’alimentazione varia e naturale previene le carenze vitaminiche.
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Due progetti collegati a Biorfarm dimostrano come si possa coniugare l’agricoltura con aspetti sociali e di socialità e come il metodo bio giochi un ruolo imprescindibile in questo.
Uno dei dolci emblema di golosità impreziosito, in questa ricetta, dai pistacchi e dalla nocciole. Un salame di cioccolato ancora più unico e gustoso.
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