Casa di Langa è una struttura immersa nella natura, tra i noccioleti e i vigneti delle colline di Cerretto Langhe, nell’Alta Langa in Piemonte. Si tratta di una realtà caratterizzata dalla forte volontà di inserirsi nel contesto naturale senza interferire con l’ambiente circostante: dalle architetture agli spazi coltivati, tutto è progettato per essere in totale
Orto botanico di Modena: cosa vedere
L’orto botanico di Modena è al centro della città, accanto al Giardino ducale, potrete immergervi in atmosfere rilassanti e in un meraviglioso giardino.
Entrando nell’orto botanico di Modena si è subito colpiti dalla monumentale bellezza degli edifici delle Serre ducali. Costruite in passato per ospitare flora esotica, oggi raccolgono un gran numero di specie botaniche che si differenziano per provenienza e modalità di adattamento all’ambiente. In anni recenti sono state costruite anche serre più moderne. Quella a clima temperato accoglie le piante succulente evidenziandone strategie adattative, filogenesi, problemi di salvaguardia della specie. Di grande attualità il settore adibito allo studio degli effetti degli inquinanti atmosferici dove una pianta come la Nicotiana tabacum viene usata come bioindicatore della qualità dell’aria.
L’architettura dell’orto botanico di Modena
La serretta
La “serretta” è invece una piccola serra a clima caldo-umido dove si coltivano piante carnivore, orchidacee e felci. Il “sistema”, antico parterre-scuola si trova a sud delle serre. Vanta una collezione di specie botaniche europee sempre in crescita. E’ costituito da aiuole sviluppate a raggiera attorno a un idrofitorio: una grande vasca settecentesca ripristinata e organizzata con setti interni di differenti profondità, dove sono ospitate piante acquatiche nostrane ed esotiche come il Cyperus papyrus.
La montagnola
La “montagnola” accoglie invece essenze arboree e arbustive vantando esemplari ultracentenari di notevoli dimensioni. Attenzione particolare qui, come in altri orti botanici, è dedicata alla flora e alla vegetazione regionale: oltre al querceto-carpineto della pianura padana, non mancano ricostruzioni ambientali didattiche come quella che riproduce il tipico fossato della campagna modenese con biotopi rurali a rischio d’estinzione.
Completano l’architettura dell’orto botanico aiuole irregolari e vialetti in ghiaia. Nella bella stagione sui marciapiedi in pietra trovano posto le piante in vaso che recuperano così la loro antica vocazione ornamentale.
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