Non solo mare: la Sardegna punta su turismo attivo e cammini ed entra nella lista delle 25 migliori destinazioni al mondo di Lonely Planet per il 2026
Palermo rinasce quest’anno come capitale italiana della cultura 2018 e ospiterà Manifesta 12, la biennale d’arte contemporanea. È il momento di partire per immergersi nel programma di eventi.
Dopo Mantova nel 2016 e Pistoia nel 2017, l’anno appena iniziato vedrà tra le città protagoniste del nostro paese Palermo, scelta come capitale italiana della cultura 2018. Un anno intero per scoprire il capoluogo siciliano grazie ai numerosi eventi che saranno organizzati per l’occasione. Una città che “lavora” sempre di più per essere riconosciuta in ambito internazionale e per riscattare un passato fatto di luci e soprattutto ombre – una storia analoga a quella di Matera, nominata capitale europea della cultura nel 2019.
Leggi anche: Alla scoperta di La Valletta, capitale europea della cultura 2018
L’elezione come capitale italiana della cultura non è l’unico grande appuntamento e riconoscimento ricevuto dalla città: nell’appena trascorso 2017 Palermo è stata capitale italiana dei giovani, ma soprattutto nel 2018 è qui che verrà organizzata Manifesta 12, la dodicesima Biennale nomade europea di arte contemporanea nata nei primi anni Novanta, che per appassionati e addetti ai lavori rappresenta un momento importante per visibilità e prestigio.
Sia l’elezione a capitale della cultura sia a ospitare Manifesta sottolineano la dimensione e l’identità mediterranea e mediorientale della città. “Palermo ha portato Manifesta nel Mediterraneo e il Mediterraneo in Europa. Manifesta 12 è un’opportunità per celebrare Palermo nella sua essenza: un laboratorio per l’arte e la cultura. La città è capace di rinnovare se stessa e costruire il proprio futuro”, ha detto Leoluca Orlando, sindaco di Palermo. “Essere capitale della cultura conferma lo straordinario momento di rinascita della nostra città e il suo essere divenuta luogo del dialogo e dell’arricchimento tra le culture, che è la base di una cultura che guarda al futuro”, ha aggiunto.
Come a dire che Palermo sta cambiando ed è sempre più facile che se ne parli per eventi in campo artistico e culturale e non più, come accadeva in passato, per le vicende di cronaca nera e per i disservizi che caratterizzavano la città. I problemi di una grande realtà del Sud restano ma crescono anche le iniziative che la rendono una meta appetibile dal punto di vista turistico.
Leggi anche: Magna via Francigena, 160 km di sentieri antichi per attraversare la Sicilia
Palermo è arrivata in finale, per poi aggiudicarsi il titolo di capitale italiana della cultura 2018, insieme alle città di Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese, Trento e l’Unione dei Comuni Elimo Ericini. La scelta è stata fatta valutando la fattibilità e le proposte del progetto presentato da ogni realtà candidata, e non pensando a quale fosse la città più bella o ricca di storia.
Il capoluogo della Sicilia partiva però avvantaggiato considerando sia la sua posizione strategica e la sua lunga storia, grazie alle quali da secoli è una delle “capitali” del Mediterraneo: una città mosaico, espressione delle culture europee che dialogano con il mondo arabo.
Ma veniamo al dossier vincente di Palermo 2018 presentato e ad alcune delle azioni programmate: tra le più importanti c’è la realizzazione di una piattaforma telematica “cultura e tempo libero”, con l’obiettivo di realizzare un portale del territorio che comprenda patrimonio artistico, naturalistico, tradizioni, prodotti eno-gastronomici, strutture ricettive e di ristoro, eventi; di mettere a sistema risorse culturali riguardanti orari e modalità di accesso a teatri, monumenti, strutture sportive, biblioteche; di condividere l’accesso al patrimonio librario dell’intera area metropolitana attraverso la realizzazione di un portale unico di prenotazione e di consultazione; di realizzare un sistema di prenotazione dei servizi turistici, in grado non solo di proporre soluzioni tradizionali (trasporto, vitto, alloggio e itinerario) ma anche di valorizzare i prodotti del territorio diventando un vero e proprio portale di marketing territoriale. Una prima mossa importante per rendere Palermo davvero sullo stesso piano di tante altre città europee, almeno dal punto di vista turistico. Per far sì che come fruitori non ci troviamo più di fronte a strumenti inefficienti e a poca informazione. Dunque è da qui che occorre partire, da una valida rete di supporto per chi la città vuole conoscerla e visitarla.
Al momento non esiste ancora ancora un calendario di eventi definito e consultabile per i turisti che visiteranno la città ma si sa che tra i tanti luoghi deputati a ospitare eventi e attività di Palermo 2018 non mancheranno i Cantieri culturali della Zisa, il Teatro Massimo, Palazzo Sant’Elia, il Loggiato San Bartolomeo, il Complesso dello Spasimo, Palazzo Branciforte, il Complesso di Sant’Anna alla Misericordia, il Museo civico di Castelbuono.
Il dossier di presentazione di Palermo Capitale italiana della cultura 2018, si può scaricare e consultare in formato pdf; mentre per mantenersi aggiornati sulla prossima programmazione di eventi il sito di riferimento è Palermo 2018.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Non solo mare: la Sardegna punta su turismo attivo e cammini ed entra nella lista delle 25 migliori destinazioni al mondo di Lonely Planet per il 2026
La piattaforma ha annunciato la durata minima per i soggiorni con voli. Oltre ad aver già sospeso la vendita di destinazioni affollate in alta stagione.
Domenica 15 ottobre torna l’appuntamento con la Giornata Fai d’autunno: centinaia di luoghi in tutta la penisola eccezionalmente aperti per chi ama arte, natura e territorio.
Torna dal 13 al 16 ottobre l’appuntamento con Hotel 2025: la sostenibilità è sempre più al centro delle sfide future del settore hospitality.
Per rafforzare l’economia, si punta ad attrarre visitatori. Ma la crescita del turismo lento e sostenibile è l’unica via possibile per sviluppare il settore dei viaggi senza distruggere luoghi in buona parte ancora vergini.
Viaggio in Costa Rica alla scoperta del suo immenso capitale naturale, per catturare il respiro della foresta pluviale, l’energia del vulcano e il fragore dell’oceano.
#PlantHealth4Life, l’iniziativa che vuole sensibilizzare chi viaggia fuori dall’Europa sull’importanza di non portare con sé piante, semi, fiori, frutta o verdura.
Da Cusco, ombelico del mondo, a Machu Picchu, la città perduta degli Inca, un itinerario nella storia millenaria del Perù tra siti archeologici e riti ancestrali.
Nel sultanato dell’Oman dove le montagne dividono il deserto dal mare, tra incenso, datteri, wadi dall’acqua smeraldo e notti dorate sotto le stelle.

