Antartide, un nuovo grande iceberg si sta per staccare dalla piattaforma Larsen C

È grande come l’isola di Malta il nuovo iceberg che si sta per staccare in Antartide. Individuata dai satelliti una faglia lunga 30 chilometri.

Gli scienziati lo hanno scoperto il 3 ottobre grazie all’analisi delle immagini satellitari. Un nuovo, grande iceberg si sta formando sul ghiacciaio di Pine Island, nell’Antartico occidentale. La faglia che si è creata è lunga 30 chilometri: ormai a tenere il blocco di ghiaccio ancora attaccato alla calotta ne rimangono soltanto dieci.

antartico iceberg
Le osservazioni della Nasa indicano che un nuovo grande iceberg è sul punto di staccarsi dalla piattaforma Larsen C, in Antartico © Mario Tama/Getty Images

Nel 2017 il distacco di un iceberg grande come il Lazio

Secondo gli esperti, è molto probabile che l’ultimo lembo ceda a breve, lasciando libero di muoversi nell’oceano un iceberg da oltre 300 chilometri quadrati. Pari alla superficie dell’isola di Malta. L’evento, secondo i ricercatori della Nasa, dovrebbe avvenire già nelle prossime settimane.

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“La faglia si è formata al centro del ghiacciaio, nel punto in cui la piattaforma di ghiaccio è a contatto con le acque oceaniche più calde, che agendo dal basso provocano la fusione”, ha spiegato Stef Lhermitte, docente presso il dipartimento di Geoscienze dell’università di Delft, nei Paesi Bassi.

Parlando al sito scientifico statunitense Live Science, l’esperto ha spiegato che distacchi come questi sono ormai una consuetudine dal 2001. Un anno fa, la barriera di Larsen C (la cui superficie complessiva è di 50mila chilometri quadrati) era stata protagonista del distacco di un iceberg grande quanto la regione Lazio. Esso misurava 5.800 chilometri quadrati ed è partito alla deriva cominciando a sciogliersi nell’oceano.

Gli scienziati temono di rivivere il collasso della piattaforma Larsen B del 2002

La recente osservazione del nuovo blocco di ghiaccio ormai sul punto di staccarsi fa temere agli scienziati che possa essere sintomo di un’escalation simile a quella vissuta nel 2002. All’epoca, un’altra barriera, chiamata Larsen B, aveva cominciato a sgretolarsi. Finendo per scomparire nel giro di tre mesi, ad una velocità otto volte superiore rispetto a quella che si era registrata in precedenza, in media, in casi simili.

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Secondo gli esperti, i principali indiziati di tale accelerazione sono i cambiamenti climatici. All’altro capo del mondo, d’altra parte, la situazione non è meno impressionante. Secondo l’ultimo rapporto Sr15 dell’Ipcc, in caso di crescita della temperatura media globale di 2 gradi centigradi, in futuro potremo attenderci estati nel corso delle quali i ghiacci dell’oceano Artico potrebbero fondere completamente.

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