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Il Chama Cha Mapinduzi (Ccm), al potere da più di cinquant’anni, ha vinto le elezioni e il suo candidato John Magufuli è il nuovo presidente della Tanzania grazie al 68 per cento dei consensi. Questo quanto annunciato il 29 ottobre dalla commissione elettorale nazionale. Le elezioni per decidere il nuovo presidente, i parlamentari e i funzionari
Il Chama Cha Mapinduzi (Ccm), al potere da più di cinquant’anni, ha vinto le elezioni e il suo candidato John Magufuli è il nuovo presidente della Tanzania grazie al 68 per cento dei consensi. Questo quanto annunciato il 29 ottobre dalla commissione elettorale nazionale. Le elezioni per decidere il nuovo presidente, i parlamentari e i funzionari locali, sono state le più contestate sin dalla dichiarazione d’indipendenza dai britannici nel 1961 e hanno avuto luogo il 25 ottobre nel paese più popoloso dell’Africa orientale.
L’avversario di Magufuli, Edward Lowassa, formò la coalizione Ukawa, che riunisce quattro gruppi d’opposizione, quando non venne scelto dal suo vecchio partito il Ccm come candidato alle presidenziali. Dopo l’annuncio della vittoria di Magufuli, Lowassa ha chiesto un riconteggio delle schede citando irregolarità che, però, il Ccm e la commissione elettorale negano.
Il caos regna sui risultati delle elezioni nell’arcipelago semi-autonomo di Zanzibar. L’esito è stato annullato a causa di quelle che la commissione elettorale ha definito “gravi violazioni”. Ora si passa al secondo turno. Secondo un esponente del partito d’opposizione, il Cuf, questo è un tentativo di negare la vittoria al suo partito. Gli Stati Uniti si sono detti preoccupati per l’annullamento dei risultati, dato anche che il giorno delle elezioni non ci sono stati episodi di violenza, come è capitato in passato a Zanzibar, un bastione di opposizione al Ccm.
Elezioni democratiche e pluripartitiche esistono in Tanzania solo dal 1995. Il voto di quest’anno ha fatto registrare un’affluenza altissima data la loro importanza. Mai prima nella storia del paese il dominio politico del Ccm, al potere dal 1961, ha dovuto affrontare un avversario così temibile.
Il presidente uscente è Jakaya Kikwete non ha potuto ricandidarsi per raggiunto limite di mandati secondo quanto previsto dalla costituzione, due. Il suo periodo al governo è stato marcato da un caso di corruzione nel settore energetico che ha coinvolto anche i vertici della politica. Lo scandalo ha causato un taglio di quasi mezzo miliardo di euro in aiuti alla Tanzania, che è considerato uno dei paesi africani più stabili benché due terzi della sua popolazione viva in condizioni di povertà.
Sia il Ccm che Ukawa hanno condotto una campagna elettorale incentrata sui temi della riduzione della povertà e della disoccupazione giovanile, e la continuazione dei progetti per estrarre gas naturale. La corruzione è stato un altro tema scottante. Il nuovo presidente Magufuli è percepito come un politico non corrotto e ha promesso che terrà una linea dura per combattere la corruzione, come la formazione di tribunali speciali. Lowassa, invece, è stato primo ministro dal 2005 al 2008 ma si è dimesso a causa di un caso di corruzione, benché neghi il suo coinvolgimento e non sia mai stato condannato.
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