Gauguin in mostra al Mudec di Milano

È una mostra per certi aspetti sorprendente quella in programma al Mudec – Museo delle Culture di Milano: Gauguin. Racconti dal paradiso. 70 opere che comprendono dipinti, disegni e sculture molte delle quali provenienti dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, uno dei musei che conserva più capolavori dell’artista francese.   Un percorso che permette di ripercorrere l’idea

È una mostra per certi aspetti sorprendente quella in programma al Mudec – Museo delle Culture di Milano: Gauguin. Racconti dal paradiso. 70 opere che comprendono dipinti, disegni e sculture molte delle quali provenienti dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, uno dei musei che conserva più capolavori dell’artista francese.

 

Un percorso che permette di ripercorrere l’idea d’arte di Gauguin e la sua evoluzione che ha tra i suoi tratti principali il primitivismo: in questa esposizione è chiaro l’interesse dell’artista per le altre culture e la conseguente ricerca e poi utilizzo di materiali originali per integrare e fondere la sua produzione. Così sono numerose le sculture lignee in mostra che testimoniano la quasi totale fusione con la cultura che Gauguin aveva deciso di abbracciare per un periodo considerevole.

La mostra si articola in 5 diverse sezioni: la prima è caratterizzata dall’autoritratto dello stesso artista, Autoritratto con Cristo Giallo proveniente dal Musèe d’Orsay di Parigi (manifesto della sofferenza e della lotta dell’artista per l’affermazione della propria visione artistica) e dalla sua opera nel contesto europeo e in particolare francese di fine Ottocento. La seconda sezione comincia a indagare l’interesse per la cultura e l’arte primitiva; la terza è incentrata sui viaggi di Gauguin in Bretagna, Danimarca, Arles e Parigi.La maturità artistica è rappresentata nelle opere esposte nella quarta sezione e l’ultima è dedicata all’intersecarsi dei concetti di mito, fantasia, sogno e realtà.

 

Tra i capolavori c’è Vahine no te Tiare (Donna con fiore), uno dei primi dipinti che l’artista inviò in Francia da Tahiti nel 1891, come opera ambasciatrice di una nuova arte radicale “made in Polinesia” e Mahana no atua (Giorno di Dio) dall’Art Institute of Chicago che fu dipinto a Parigi nell’intervallo tra i soggiorni di Gauguin a Tahiti. La chicca in più è una video installazione che proietta opere e tratti salienti della biografia di Gauguin raccontati dalla voce dell’attore Filippo Timi.

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