Rimedi naturali

Come avere piedi perfetti con i rimedi naturali e la riflessologia plantare

Conto alla rovescia per le infradito, i sandali e i piedi scalzi in spiaggia. I poveri piedi costretti nelle scarpe per un anno si preparano a esporre ogni imperfezione e soprattutto a camminare per il mondo senza riparo.

Il mantenimento dei piedi sani è la base per avere una bella postura, una schiena dritta e non dolorante, un’andatura elegante e un passo deciso. Ogni estate è il banco di prova per le tendiniti da infradito, le vesciche da sandalo per un piede esposto a verruche e taglietti una volta privo dei sandali.

E poi ci sono gli inestetismi, come i calli spesso tagliuzzati con forbicine inopportune in un tentativo di pedicure fai da te. Oppure le micosi ungueali spesso coperte con unghie finte e smalti aggressivi per non mostrare le macchiette giallastre.

La medicina naturale si dedica molto ai piedi, infatti non esiste forma di massaggio che non se ne prenda cura, fino alla dedizione assoluta della riflessologia plantare, un massaggio armonioso e curativo che unisce la manualità alla medicina tradizionale cinese e allo studio dell’agopuntura.

I piedi sono una mappa, non diversa da quella delle nostre mani, che parla molto di noi. Dunque impariamo a prendercene cura.

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Il mantenimento dei piedi sani è la base per avere una bella postura, una schiena dritta e non dolorante, un’andatura elegante e un passo deciso © ingimage

Rimedi naturali per prendersi cura dei piedi

Pediluvio

Un classico intramontabile, l’idea più diffusa di relax è proprio quella di un giornale da leggere e i piedi stanchi a bagno in acqua curativa. Basta un recipiente con acqua tiepida (500 ml) e olio essenziale (20 ml) di menta (Menta piperita L.), dall’azione calmante, antisettica e rinfrescante.

Ottimo anche il pediluvio con il timo (Thymus vulgaris), disinfettante e antibatterico, e l’eucalipto (Eucalyptus globulus), antisettico e battericida; per prepararlo basta diluire in acqua tiepida (500 ml), 20 gocce di olio essenziale di timo e 20 gocce di olio essenziale di eucalipto.

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Per un pediluvio perfetto basta un recipiente con acqua tiepida e olio essenziale di menta, dall’azione calmante, antisettica e rinfrescante © ingimage

Impacchi per i calli

Un semplice massaggio serale può essere eseguito con olio di mandorle, dalle note proprietà elasticizzanti. Si possono fare impacchi anche sui calli della mani. Per giocare d’anticipo, meglio trattare i calli al loro esordio, con una crema “fai da te” a base di liquirizia (Glycyrrniza glabra), dalle proprietà antisettiche e antinfiammatorie; il composto, da applicare tutte le sere, si ottiene frullando 4 rami di liquirizia con 50 ml di olio di semi.

Vesciche

Se siete da sandalo con tacco 12 e piedi costretti nei lacci, oppure da zaino verso il cammino di Santiago le vesciche saranno comunque con voi. Le classiche e dolorose bolle si aprono lasciando scoperto lo strato sottostante e purtroppo si cicatrizzano molto lentamente e costringono spesso a un’andatura scorretta e a un viaggio poco piacevole.

Il pediluvio in questo caso è a base di lavanda (Lavandula officinalis), idratante e cicatrizzante, da ripetere ogni sera; bastano 20 gocce di olio essenziale di lavanda in 500 ml di acqua tiepida e qualche minuto di immersione. Per chi è in viaggio e ha poco tempo meglio usare queste due creme: tea tree (Melaleuca alternifolia) alla sera, antibatterica e antinfiammatoria e calendula (Calendula officinalis) al mattino, cicatrizzante.

Riflessologia plantare

Il successo di questa amatissima tecnica si fonda sulla teoria che questo massaggio eserciti una stimolazione nervo-sensoriale attraverso il piede, per presa di contatto con le terminazioni dei nervi presenti nelle zone riflesse. Ma è anche possibile un meccanismo ormonale perché la riflessologia aiuta il cervello a liberare le endorfine, dunque a curare lo stress e a stimolare l’apparato endocrino a secernere ormoni deficitari. Anche l’apparato linfatico è alleggerito, soprattutto in caso di edemi declivi alle caviglie.

Un automassaggio facile da consigliare è quello che scioglie le tensioni e le contratture della schiena, utile per chi utilizza posture sacrificanti al lavoro. La zona di lavoro e l’arco interno che va dall’alluce al malleolo interno della caviglia. Il massaggio parte proprio dal malleolo e risale verso l’alluce, percorrendo il bordo esterno del piede: all’inizio la pressione deve essere lieve e poi via via più decisa, per almeno 12 volte per piede ogni sera prima di dormire.

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