Slow fish 2019, a Genova torna l’evento internazionale di Slow Food

Si terrà a Genova, da giovedì 9 a domenica 12 maggio, la nona edizione di Slow Fish l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare, organizzato da Slow Food e Regione Liguria. Il tema di quest’anno “Il mare: bene comune” vuole focalizzare l’attenzione sull’importanza che ricopre il mare sulle attività quotidiane e sul

Si terrà a Genova, da giovedì 9 a domenica 12 maggio, la nona edizione di Slow Fish l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare, organizzato da Slow Food e Regione Liguria. Il tema di quest’anno “Il mare: bene comune” vuole focalizzare l’attenzione sull’importanza che ricopre il mare sulle attività quotidiane e sul benessere del pianeta. Un ruolo messo in difficoltà dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento da plastiche fino alla sovrapesca e la distruzione degli habitat naturali. Per questo l’evento 2019 non solo vedrà gli appuntamenti che l’hanno reso famoso, ma proporrà nuove iniziative volte a raccontare anche tutte le buone pratiche per proteggere questa risorsa che troppo spesso diamo per scontata.

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Slow Fish vuole ricordarci che è arrivato il momento in cui ognuno di noi deve agire per tutelare il mare a favore delle generazioni future © Pixabay

Mare bene comune vuol dire proprio questo, ovvero che è arrivato il momento in cui ognuno di noi deve agire per tutelarlo a favore delle generazioni future. Per questo a Genova Slow Food ha invitato scienziati, pescatori, cuochi, rappresentanti delle istituzioni e delegati della rete di Terra Madre per presentare proposte ed esperienze da conoscere e fare proprie.

Gli eventi principali di Slow Fish 2019

Tra i temi di questa edizione molto spazio verrà dato alla questione della plastica e delle microplastiche, che ormai hanno invaso le acque del pianeta entrando nella catena alimentare. Durante l’ultimo congresso internazionale di Slow Food del 2017 a Chengdu in Cina, l’associazione si è impegnata ad attribuire un valore alla plastica invitando a non considerarla un mero prodotto di scarto, reintroducendola nel ciclo economico e sostenendo politiche a favore della ricerca e del riciclo.

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Intere comunità dipendono dal pesce come fonte primaria di proteine © Pixabay

Molta attenzione verrà data poi al tema della sovrapesca e alle possibili soluzioni. A Slow Fish si potranno incontrare pescatori che rispettano il mare e i suoi abitanti, come ad esempio quelli del presidio della Tonnarella di Camogli, in Liguria. Questo sistema di pesca prevede reti in fibra vegetale con maglie molto larghe, che permettono il passaggio dei pesci più piccoli. Ma si parlerà pure di cambiamenti climatici e di come quest’ultimi possano influenzare anche la presenza delle specie aliene, che migrano dal proprio ambiente marino a causa delle condizioni climatiche divenute poco vivibili, minacciando l’equilibrio dell’ecosistema in cui approdano. Infine si darà spazio anche al tonno rosso e al settore dell’acquacoltura, che oggi fornisce il 43 per cento dei prodotti ittici consumati nel mondo, cercando di capire come questa influisca sul benessere degli ecosistemi marini e degli organismi che qui vivono e prosperano.

LifeGate PlasticLess® a Slow Fish 2019

Parlando di soluzioni e buone pratiche, il 10 maggio alle 16 ci sarà la presentazione del progetto LifeGate PlasticLess® che mira a pulire i mari dalla plastica grazie all’utilizzo del dispositivo Seabin LifeGate, il “cestino del mare” che raccoglie dall’acqua circa 500 chilogrammi all’anno di rifiuti galleggianti, tra cui le microplastiche e le microfibre. Entro l’estate, LifeGate avrà posizionato oltre 40 dispositivi nei porti italiani ed europei. Recentemente Seabin di LifeGate PlasticLess® ha ricevuto il premio Costa Smeralda perché contribuisce “alla conservazione dell’ambiente marino per le generazioni future”.

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