Il progetto di legge 3518 è sostenuto da deputati legati alle compagnie fossili. Significherebbe un genocidio per le popolazioni incontattate del Perù.
Il progetto di legge prevede di poter estrarre in aree oggi protette risorse come petrolio e minerali.
La legge 3518 è stata presentata da deputati vicini all’industria dei combustibili fossili.
Dietro la legge pare ci sia la Perenco, che in passato aveva già al governo di abrogare la protezione dei popoli indigeni.
Il Perùsta valutando una nuova legge che potrebbe avere conseguenze devastanti per le tribù incontattate del paese: il progetto di legge 3518, presentato da alcuni deputati che hanno legami con grandi compagnie dei combustibili fossili, se approvato permetterà di deforestare ed estrarre petrolio, gas e minerali dalle riserve indigene.
A rischio 25 popoli incontattati
Secondo i sostenitori della legge, la deforestazione sarebbe necessaria per il progresso del paese, in quanto permetterebbe l’estrazione di risorse e la promozione dello sviluppo economico. Tuttavia, secondo diverse organizzazioni indigene tra cui Aidesep (Associazione interetnica per lo sviluppo della giungla peruviana) e Orpio (Organizzazione regionale dei popoli indigeni dell’est), oltre a Survival, le conseguenze del progetto di legge in discussione al congresso peruviano potrebbe avere conseguenze catastrofiche.
In particolare, i 25 popoli incontattati e di recente contatto, ufficialmente riconosciuti dal paese, potrebbero perdere in un colpo solo ogni riconoscimento e con esso tutti i loro diritti in quanto popoli indigeni. Inoltre, le riserve indigene già istituite per questi popoli potrebbero essere revocate e le richieste di nuove riserve bloccate.
Quella del Perù diventerebbe una legge genocida
Le organizzazioni indigene e i loro alleati hanno avviato una campagna contro il progetto di legge, scrivendo ai deputati peruviani esprimendo la loro preoccupazione e chiedendo che la proposta venga abbandonata. “Questo progetto di legge è un palese furto di terra da parte dell’industria del gas e del petrolio, e dei suoi alleati, e potrebbe distruggere completamente i popoli incontattati del Perù. Nulla di simile è mai stato tentato, in nessuna parte del mondo” ha detto Teresa Mayo di Survival international.
“Sarebbe un genocidio”, ha continuato Mayo. “I popoli indigeni coinvolti non potrebbero sopravvivere a questa totale distruzione dei loro diritti. I loro territori sarebbero aperti ulteriormente allo sfruttamento industriale e poiché dipendono totalmente dalle loro terre per sopravvivere, potrebbero essere spazzati via. È un attacco sfrontato e scandaloso ai diritti umani dei popoli indigeni del Perù. Non si può permettere che sia trasformato in legge”.
“It’s a shockingly brazen assault on the human rights of Peru’s Indigenous peoples” – @temarlo from Survival.
It’s urgent: #UncontactedTribes’ survival is under threat from a new bill that would destroy their lands and lives if approved.
Dietro la proposta di legge pare esserci la controversa compagnia petrolifera anglo-francese Perenco, che già opera nelle terre dei popoli incontattati nel Perù settentrionale. Nel 2022, Perenco fece pressione sul governo perché cancellasse la proposta di creazione di una riserva per le tribù incontattate del Napo-Tigre, nel nord dell’Amazzonia peruviana.
In precedenti occasioni, la società aveva chiesto al governo di abrogare la legge nazionaleper la protezione dei popoli indigeni in isolamento (conosciuta in Perù come legge Piaci). Ad agosto, il governatore di Loreto, nell’Amazzonia peruviana, si è unito alla richiesta di annullare l’iter della legge Piaci.
Più in generale, Perenco ha negato e continua a negare costantemente l’esistenza dei popoli incontattati. Eppure, nel dicembre 2019, Orpio e Survival hanno diffuso per la prima volta fotografie aeree dei popoli incontattati di Napo-Tigre, rendendo la loro esistenza innegabile. Sono state presentate più di 400 prove scientifiche, tra cui anche dichiarazioni giurate di residenti locali. Nonostante questo, il Perù ha assegnato nuove concessioni petrolifere alla Perenco.
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