
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Gli onori, la fama e la morte del navigatore neozelandese sono sempre stati legati al mare: ritratto di un ambientalista prestato alla vela.
All’indomani della vittoria di Black Magic nell’edizione della
Coppa America 2000 sir Peter Blake, timido re degli oceani, tra i
più grandi velisti di tutti i tempi, ha annunciato il ritiro
dalle grandi competizioni sportive per raccogliere l’ennesima
sfida, questa volta la più importante e ambiziosa della sua
vita: dedicarsi alla salvaguardia dell’ambiente, condurre battaglie
contro chi inquina gli oceani e chi saccheggia e non rispetta il
mare.
Muovere la coscienza collettiva sulla natura in pericolo. Da sempre
convinto sostenitore del movimento ecologista – il suo slogan era
“senza acqua non c’è vita” – ha partecipato alla sua prima
spedizione nel 1998, salendo al timone della Cousteau, la
società che il celebre comandante francese aveva creato
prima di morire.
Una prova difficile che Blake aveva portato a termine con successo
e passione. Dopo i festeggiamenti della Coppa America 2000 Blake
è salpato per la missione ecologico-scientifica battezzata
Blakexpedition, per proseguire il lavoro già avviato da
Cousteau, il Grande Vecchio dell’ecologia.
Per cinque anni, a bordo della Seamaster, uno shooner in acciaio di
36 metri dotato di sofisticati sistemi di comunicazione
satellitare, rompighiaccio, derive mobili e timoni retrattili,
Blake e il suo equipaggio avrebbero dovuto monitorare lo stato di
salute degli oceani e dei maggiori corsi fluviali del pianeta,
registrare le situazioni di degrado e poi sviluppare interventi
mirati.
E dall’Antartide, spingendosi più a sud di qualunque altra
barca sia mai riuscita a fare, aveva inviato i primi dati per a
confortanti sullo stato di salute del continente bianco. Quindi la
Blakexspedition avrebbe dovuto toccare alcuni punti caldi del
pianeta a rischio ambientale.
E’ stato mentre risaliva il rio delle Amazzoni, che insieme
all’Antartide Blake considerava uno dei termometri più
importanti per capire quello che sta accadendo nel nostro pianeta,
che il navigatore-scienziato ha trovato la morte, a soli 53 anni,
assassinato da una banda di pirati mentre era a bordo del Seamaster
nel porto di Macapà, nello stato di Amapa.
Blake amava ripetere “Quando ho iniziato a navigare ogni giorno
vedevo albatros giganti e stormi di uccelli marini , oggi è
una fortuna se si riesce ad avvistarne uno in una settimana.
Perché tutto questo ? “. Una domanda che nasconde il dolore
profondo di uomo che ha sempre vissuto in piena libertà
sulla cresta delle onde.
Maurizio Torretti
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.