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Posacenere in luoghi strategici, un servizio di raccolta di mozziconi e un brevetto per trasformarli in un nuovo materiale: Re-Cig è un esempio da manuale di upcycling.
Pensate a quante volte avete visto un fumatore che, con naturalezza, butta a terra il mozzicone della sigaretta che ha appena finito. Una scena davvero irritante. Per questo, qualcuno ha pensato di affrontare il problema concretamente. Si tratta di Marco Fimognari e Nicola Bonetti, fondatori di Re-Cig, una startup innovativa che ha l’obiettivo di trasformare i mozziconi di sigaretta in un materiale con cui creare nuovi oggetti, predisponendo posacenere dedicati e cercando di educare le persone. “Se oggi raccogliamo un mozzicone da terra, arginiamo il problema. Se invece riusciamo a educare anche una sola persona a non buttarlo per terra, il problema possiamo puntare a risolverlo”: questa, nelle parole di Marco Fimognari, la filosofia con cui è nata Re-Cig.
La startup, fondata a Trento nel 2019, non solo applica i principi dell’economia circolare dando nuovo valore a rifiuti inquinanti, ma punta anche a educare e sensibilizzare le persone sull’importanza di un comportamento corretto. Per questo è entrata a far parte dell’ecosistema di LifeGate Way, la controllata del gruppo che si occupa di mettere in rete e creare opportunità per le startup naturalmente sostenibili.
Re-Cig permette ai propri clienti, siano esse aziende, pubbliche amministrazioni o locali pubblici, di ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati. Per prima cosa installa colonnine posacenere dedicate negli spazi designati, gli “smokers point”, e svolge un servizio di pulizia, ritiro e smaltimento dei mozziconi, recuperando una risorsa tanto inquinante quanto preziosa per il successivo processo di riciclo e upcycling. Partecipando a questo processo, i clienti beneficiano anche delle agevolazioni fiscali riservate ai servizi di gestione dei rifiuti.
Grazie a un processo brevettato, i mozziconi di sigaretta recuperati vengono purificati e trasformati in un polimero plastico, l’acetato di cellulosa, lo stesso che viene comunemente usato per le montature degli occhiali o per la stampa 3D. Per chiudere il cerchio, Re-Cig sta instaurando partnership con le attività locali al fine di valorizzare le risorse del territorio.
Ogni colonnina portacenere riporta alcuni dati sull’impatto dei mozziconi sull’ambiente. A seguito dell’attivazione del servizio, inoltre, il cliente ha l’opportunità di organizzare attività di sensibilizzazione sfruttando le conoscenze e il contributo di Re-Cig.
Ogni anno l’industria del tabacco produce 6mila miliardi di sigarette e i mozziconi sono il rifiuto che più di ogni altro viene disperso nell’ambiente, rilasciando non solo plastica ma anche nicotina, metalli pesanti e altre sostanze chimiche inquinanti. Per fare davvero la differenza serve un gioco di squadra tra i fumatori, chiamati a fare un piccolo gesto di civiltà buttando il mozzicone nel posacenere, e i gestori di aziende, locali e spazi pubblici che, installando i punti di recupero, aiutano a trasformare questi scarti in valore.
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