Diritti animali

Cassazione: è reato lasciare il cane abbandonato in giardino, lontano da casa

La Corte di Cassazione ha punito un proprietario che confinava in giardino il suo pastore tedesco senza prestargli assistenza.

La Corte di Cassazione ha fatto sentire la sua voce ancora una volta in tema di diritti animali. E lo ha fatto con una sentenza chiara e precisa che non lascia adito a dubbi per quel che riguarda il benessere dei nostri amici cani. È vietato lasciare l’animale di casa in giardino senza compagnia e sorveglianza, lontano dall’abitazione del proprietario. Il fatto si configura come reato di abbandono e come tale va punito.

cucciolo in giardino
La Cassazione ha stabilito che è reato confinare senza assistenza un cane in giardino da solo © Pixabay

La storia e la sentenza 

La storia inizia a Thiene, in Veneto, e riguarda un uomo e il suo cane lasciato da solo in giardino lontano dalla casa di famiglia e senza assistenza alcuna. La Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna nel giudizio finale, ha sentenziato che il proprietario dovrà pagare duemila euro di multa, oltre a saldare le spese dell’iter processuale. Secondo i giudici, l’uomo con il suo comportamento ha inflitto “gravi sofferenze” al proprio pastore tedesco, lasciandolo in cattive condizioni di salute abbandonato in un luogo lontano dalla casa.

Addirittura sembra che il proprietario indifferente aveva talmente “poche occasioni di stare in compagnia del cane da non essersi nemmeno accorto della sua condizione fisica”, sentenziano i giudici. I testimoni sentiti durante il processo hanno raccontato che l’animale, abbandonato nel cortile,  non si reggeva sulle zampe, emanava cattivo odore, aveva macchie di sangue, otite e piaghe da decubito sul ventre. Anche questo elemento ha pesato in fase di giudizio e i togati hanno imputato all’uomo non solo l’abbandono, ma anche “l’omessa prestazione di cura e assistenza, dovuta ad un comportamento di trascuratezza colposa”.

La Corte di Cassazione in Italia vanta una giurisprudenza importante in materia di diritti animali. In tema di tutela degli animali domestici, ulteriormente consolidata dalla condanna al proprietario di Thiene, i giudici togati hanno ribadito con questa sentenza che, se si prende in carico un animale si deve obbligatoriamente garantirgli protezione e cure, benessere e salute come spetterebbe a un reale componente del nucleo familiare.

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