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La Banca mondiale emette il primo bond per proteggere le specie in via d’estinzione: è il rhino bond.
L’approfondimento di questa notizia a firma di Riccardo Lozzi è su Money.it
È stato emesso dalla Banca Mondiale il primo bond che ha l’obiettivo di salvaguardare e proteggere la fauna selvatica dall’estinzione, si tratta del rhino bond. Una novità assoluta per il mondo della finanza internazionale, che si discosta anche dai famosi green bond.
Il primo round di vendite dei rhino bond ha permesso di raccogliere 150 milioni di dollari, come è stato annunciato dalla Banca Mondiale. L’obbligazione è a scadenza quinquennale e pagherà i rendimenti ai propri investitori in relazione ai tassi di crescita dei rinoceronti neri in due riserve sudafricane: l’Addo Elephant national park e la Great fish river nature reserve.
Il numero di esemplari di questa particolare specie di rinoceronti è calato drasticamente negli ultimi anni: da 65mila, nel 1970, a circa 2.600 ai giorni nostri. Il successo finanziario viene quindi legato a quello legalo alla protezione di questi animali. Al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, cioè quello di far aumentare il numero di rinoceronti neri del 10 per cento, tutti coloro che hanno acquistato i rhino bond riceveranno il pagamento degli interessi da parte della Global environment facility.
Lo sforzo richiesto agli obbligazionisti è quello di rinunciare alle cedole che comporterebbero le obbligazioni tradizionali e l’importo delle cedole andrà a costituire il fondo per la conservazione delle biodiversità. Il 94,8 per cento dei rhino bond disponibili sono stati venduti e il tasso di interesse aggregato potrà arrivare a un massimo di 13,8 milioni di dollari. A valutare la riuscita dei rhino bond dal punto di vista finanziario sarà Conservation alpha, mentre per quanto riguarda la parte naturalistica la valutazione è affidata alla Zoological society of London.
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