L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Come si fa a ridurre le emissioni di una città come Milano
Siamo stati alla presentazione del bilancio di sostenibilità di A2A, che a Milano gestisce energia, rifiuti, infrastrutture smart e digitali.
Non si può pensare di decarbonizzare – ovvero di ridurre le emissioni – di una città come Milano senza il supporto delle aziende che gestiscono i suoi servizi più importanti, dall’energia, ai rifiuti, alle tecnologie smart. Tanto più che il capoluogo lombardo, insieme a Bergamo, Bologna, Firenze, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino, fa parte delle 100 città europee scelte dall’Unione per raggiungere l’obiettivo Net zero entro il 2030, vent’anni prima dell’intero continente. Una sfida che necessita di tutto il supporto possibile. Per capire in che modo si stia muovendo una delle aziende più importanti per Milano, mercoledì 12 giugno noi di LifeGate siamo andati al teatro Franco Parenti e abbiamo assistito alla presentazione del Bilancio di sostenibilità di A2A per il territorio di Milano, un report realizzato in collaborazione con l’azienda di consulenza strategica Ambrosetti.
L’azienda è passata negli ultimi anni dallo status di multi-utility, ovvero società multiservizi che si occupa dell’erogazione di più servizi pubblici, a life-company, ovvero società che oltre all’erogazione dei servizi, crea sinergie industriali tra i suoi diversi settori per facilitare e accelerare la transizione ecologica.
A2A e Milano
A presentare e commentare il bilancio del 2023, si sono alternate sul palco del Parenti le voci di Roberto Tasca, Presidente A2A; Renato Mazzoncini, Amministratore delegato di A2A; Emmanuel Conte, assessore al bilancio e al patrimonio immobiliare di Milano; Paola Del Negro, dirigente di ricerca presso l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale; e Paolo Magri, Amministratore delegato del comitato scientifico dell’ISPI, centro studi specializzato in analisi politiche e geopolitiche.
Tasca ha subito ricordato il rapporto ormai “storico con la città: pur essendo presente in 14 regioni italiane, ci sono territori in cui le relazioni con gli stakeholder locali durano da più tempo, sono più strette e rappresentano la volontà di continuare a creare valore, economico, sociale e ambientale. Nella città metropolitana, l’azienda gestisce infatti la vendita di energia, la distribuzione di elettricità e gas, il teleriscaldamento, l’illuminazione pubblica, la raccolta rifiuti e una grossa fetta dei punti di ricarica per i veicoli elettrici. Inoltre, è qui che si trova la maggior parte dei dipendenti, oltre a 700mila clienti elettrici.
Un po’ di numeri
è toccato a Mazzoncini ragionare sui numeri, sui risultati raggiunti nel 2023 e sugli obiettivi fissati per i prossimi anni. L’impegno di A2A per Milano “copre” ben nove target su diciassette di Agenda 2030. Per esempio, sono quasi 1.500 le dipendenti donne (goal 5) con la previsione di arrivare al 40 per cento di donne manager entro il 2035; quasi 2.000 i GWh di energia verde venduta (goal 7); quasi 168mila le ore di formazione erogate (goal 8). Sono 13 i comuni serviti con tecnologie IOT (goal 9); 100 per cento i rifiuti avviati a recupero di materia o energia (goal 12); 566 mila le tonnellate di CO2 evitate (goal 13); mentre il valore economico generato e distribuito sul territorio è di oltre 1,2 miliardi di euro (goal 17).
L’investimento nelle infrastrutture per la transizione ecologica è stato pari a quasi mezzo miliardo di euro, con una crescita del 32 per cento rispetto allo scorso anno. Solo sulle reti elettriche – la cui densità è cinque volte quella di Roma – sono stati spesi 277 milioni. L’utilizzo delle rinnovabili è in aumento per quel che riguarda il teleriscaldamento, un sistema che ora serve l’equivalente di 248.750 appartamenti, con una rete di 390 km. Ma non solo: a Rho fiera, A2A ha realizzato il più grande impianto fotovoltaico d’Italia su tetto, composto da 50.000 pannelli. Mentre la nuova sede in costruzione, Torre Faro, che sarà pronta nel 2026, sarà un esempio di edilizia sostenibile ed efficiente, che rispetta i canoni della certificazione internazionale LEED, con una riduzione del 30 per cento dei consumi e un 35 per cento di risparmio di acqua potabile.
Poi, Mazzoncini ha parlato delle principali innovazioni adottate per la città nel 2023. Tra queste, l’installazione della prima cabina elettrica secondaria interrata e impermeabile d’Italia, nata per far fronte ai sempre più frequenti eventi estremi e, nello specifico, le piogge torrenziali. Per la mobilità elettrica, invece, è iniziata l’installazione delle colonnine City Plug, dove non sono previsti limiti di sosta, e che ricaricano fino a 7 kW. A2A ne istallerà fino a 4.000 nei prossimi due anni. Grazie a tutte queste azioni, Milano raggiungerà entro il 2030 oltre il 70 per cento degli obiettivi fissati dall’azienda per il 2035. Ultimi, ma non meno importanti, anche gli investimenti e le azioni per le 6.800 persone di A2A che si trovano a Milano e provincia. Tra i più significativi, il supporto alla genitorialità, con un supporto fino a 3.000 euro a figlio all’anno fino ai 18 anni.
Impatto sociale e politico
Non solo per le ricadute economiche positive sul territorio, ma anche per quelle sociali, l’assessore Conte ha definito l’azienda una “compagna di viaggio” ideale, con cui il Comune può svolgere una serie di azioni complementari poiché esistono obiettivi comuni di sostenibilità. Magri invece ha rimarcato l’importanza politica di azioni come quelle intraprese dall’azienda, in un contesto europeo che, dopo le ultime elezioni, promette quantomeno un rallentamento della transizione ecologica e delle azioni previste dal Green deal.
A2A e la biodiversità
L’impegno per la transizione ecologica non serve solo a raggiungere degli obiettivi di riduzione della CO2, ma punta anche alla salvaguardia della nostra vita sul pianeta attraverso la tutela degli ecosistemi. La decarbonizzazione dei territori, e quindi la riduzione delle emissioni, la riduzione dell’utilizzo di materie prime e il recupero di materie seconde, l’utilizzo massiccio di energia da fonti rinnovabili come il sole, serve soprattutto a evitale inquinamento, consumo di suolo, e dunque a preservare la biodiversità. In tutto questo è preziosissimo ruolo delle aziende: lo ha ribadito anche Paola Del Negro nella conclusione del suo speech. Investire sulle misure di adattamento e sulle tecnologie sostenibili, rendere il processo più facile e veloce, significa contribuire a mantenere gli ecosistemi in equilibrio.
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