
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
Oltre un miliardo e 200mila api mellifere e selvatiche tutelate: riparte il progetto di ricerca e divulgazione Ogni ape conta di Coop.
Il progetto triennale Ogni ape conta è la dimostrazione che, quando la Gdo si mette d’impegno per tutelare la biodiversità, i risultati non tardano ad arrivare. E sono importantissimi. Basti pensare che nel 2021 la campagna di Coop, in ripartenza questa primavera, ha già tutelato oltre un miliardo di api. E ora i numeri non possono che aumentare.
L’iniziativa ha diversi obiettivi: tutelare un numero sempre maggiore di api; continuare il primo studio in Italia che monitora lo stato di salute delle mellifere e delle api selvatiche e il loro ambiente, condotto con il Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna (Distal), punto di riferimento in Italia sullo studio degli insetti impollinatori; fare divulgazione sull’importanza degli insetti impollinatori, diffondendo consapevolezza tra il pubblico.
Per il 2022 la ripresa del progetto è prevista per il 20 maggio in occasione della Giornata mondiale delle api, e si svolge in collaborazione con LifeGate in qualità di partner scientifico e Conapi – Consorzio nazionale apicoltori.
Il perché dell’importanza del progetto, lo sappiamo: dall’instancabile lavoro di api e insetti impollinatori – tra cui si contano migliaia di specie – dipende il 75 per cento degli alimenti che acquistiamo e che portiamo ogni giorno sulle nostre tavole. Tutelarli dagli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento da pesticidi significa anche tutelare la nostra salute e sopravvivenza.
Coop lo sa e per questo ha assunto il proprio impegno a favore degli impollinatori già molto tempo prima di questo progetto: da almeno trent’anni, infatti, il colosso della Gdo si adopera per la riduzione dei pesticidi nella propria filiera. Dal 2010 limita e in alcune casi vieta l’uso dei neonicotinodi, molecole particolarmente tossiche per le api. E poi, con la campagna Agricoltura ad alta sostenibilità, Coop ha eliminato altre molecole chimiche tra cui anche il glifosato dannoso per gli impollinatori. Ogni ape conta è solo l’ultimo passo di un cammino che riserverà ancora molte sorprese.
“Lavoriamo su questa campagna da tempo e grazie all’impegno nostro, dei nostri fornitori e degli altri partner che ci hanno seguito oltre che dei consumatori, siamo riusciti a tutelare circa un miliardo di api solo nel primo anno”, osserva Maura Latini Amministratrice Delegata Coop Italia. “Ora andiamo oltre per aiutare un insetto essenziale per la biodiversità e per l’agricoltura e chiediamo ai nostri soci e consumatori di adottare anche loro le api osmie. Questo potrebbe sembrare un piccolo gesto ma in realtà è grandissimo. Da questi insetti non dipende solo il miele ma l’intera catena alimentare”.
Come detto, l’impegno di Coop si estende, anche per quest’anno, alle api solitarie. Perché no, non ci sono solo le api da miele, anche se sono quelle più conosciute e “visibili” per il loro valore anche commerciale. Le perdite che queste preziosissime bottinatrici stanno subendo sono infatti più che note: dal 2006 a oggi c’è stato un aumento della mortalità delle mellifere spesso superiore al 30 per cento, e le cause sono da imputare agli effetti del riscaldamento globale e all’uso massiccio dei pesticidi in agricoltura.
Gli insetti impollinatori, però, sono moltissimi. Tra questi ci sono per esempio i bombi, le farfalle, le libellule, le vespe, le lucciole, le coccinelle e gli scarabei. E naturalmente, anche le migliaia di specie di api selvatiche, come le osmie, meno note delle loro “cugine”, ma altrettanto importanti.
Le api osmie sono insetti solitari, non costruiscono colonie come le mellifere e siccome non devono difendere il gruppo, difficilmente pungono perché sono molto mansuete e “gentili”. Ce ne sono centinaia di specie e sono tutte efficientissime impollinatrici. Per questo – per il loro preziosissimo contributo al mantenimento della biodiversità – Coop ha deciso di tutelarle e di includerle nel progetto.
L’azienda ha quindi coinvolto tutte le sue 7.500 aziende agricole della filiera incentivandole a riservare siepi e fiori alle api e agli altri impollinatori, coprendo circa il 3 per cento della superficie agricola. Dal 2021, grazie alla collaborazione con LifeGate e l’Università di Bologna, ha avviato un vero e proprio progetto scientifico di monitoraggio dello stato di salute delle api mellifere e osmie e dunque anche dell’ambiente che i piccoli insetti frequentano, verificando quindi anche la bontà delle azioni messe in atto nel tempo dalle varie aziende agricole italiane fornitrici di Coop tramite un approccio integrato.
Per la ricerca, nel primo anno sono stati posizionati complessivamente 328 alveari e 85 nidi per osmie per un totale approssimato di circa 3 milioni di api bottinatrici e 25 mila femmine nidificanti di osmia che hanno contribuito insieme con i pronubi selvatici ad impollinare i fiori di oltre 180 ettari di frutteto. A distanza di un anno, lo studio ha mostrato la complementarietà tra le api selvatiche e le cugine mellifere e un buon livello di biodiversità.
Il “secondo step” dell’iniziativa riprende ora, nella primavera 2022. Già da aprile Coop ha posizionato in tutta Italia 140 nidi di api selvatiche per un coinvolgimento di 131 mila api osmie. Al termine dell’anno, il totale delle api tutelate salirà 1 miliardo e 203 milioni di api mellifere e 156 mila api osmie.
Arnie e nidi non sono stati posizionati solo nei campi della filiera ortofrutta. Per la ripresa della campagna, infatti, Coop ha deciso di posizionare molti dei ricoveri per le api anche in aree urbane o all’interno di oasi verdi cittadine, realizzate nel 2021 in seno all’iniziativa “Oasi Urbane 10 mila alberi in 10 città”. Non solo. Per sensibilizzare e responsabilizzare i consumatori, Coop ha messo a disposizione, nei propri punti vendita, diverse casette per le api osmie e altri insetti impollinatori. Si tratta di piccole costruzioni di legno che si possono installare sul balcone o in giardino e che permettono a questi insetti di trovare dei luoghi sicuri in cui rifugiarsi anche quando nidi e alveari scarseggiano.
Inoltre, Coop ha scelto 17 giovani apicoltori della Coop Community, la rete di under 30 appassionati di ambiente che già nel 2021 avevano aiutato Coop con le oasi, dotandoli di casetta e decalogo dell’amante degli insetti impollinatori e chiedendo loro di realizzare il “diario dell’apicoltore domestico”, per raccontare che non è così difficile ospitare questi nidi.
La ricerca scientifica di Ogni ape conta punta anche a divulgare i propri temi e risultati al maggior numero di persone possibile. Ecco perché, per portare il suo impegno per l’ambiente sempre più vicino anche al mondo dell’istruzione, Coop sarà presente proprio con il progetto dedicato alle api, con le campagna Un mare di idee per le nostre acque e con il progetto Oasi Urbane a Firenze, presso la più grande fiera italiana dell’innovazione scolastica, Didacta, che si svolgerà dal 20 al 22 maggio 2022.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
Il Crea ha scoperto in Calabria una specie mai trovata prima, importantissima per la biodiversità. E l’ha dedicata al giovane ricercatore friulano.
Brexit è anche questo: il Regno Unito ha deciso di concedere agli agricoltori l’impiego, seppur temporaneo, di uno dei pesticidi più pericolosi per le api.
Una storia di scarsa conoscenza delle leggi nazionali, totale impunità per i reati di bracconaggio e l’evidente aumento del turismo venatorio internazionale.
Le specie aliene rappresentano una minaccia per la biodiversità globale. Alcune però sono a loro volta in pericolo di estinzione nelle aree da cui provengono. Un paradosso conservazionistico. È giusto proteggerle?
L’innovativa idea di utilizzare le api come deterrente naturale sta migliorando il rapporto tra gli agricoltori e gli elefanti, riducendo anche i conflitti.
Negli Stati Uniti è stato proposto l’inserimento della farfalla monarca tra le specie a rischio dell’Endangered species act per aumentarne la protezione.
La raccolta delle migliori fotografie naturalistiche del National Geographic scattate nel 2024, il mondo animale attraverso l’obiettivo della fotocamera
Siamo stati tre giorni tra borghi, vallate e foreste dell’Appennino centrale, per vedere le misure adottate per favorire la coesistenza tra uomini e orsi marsicani.