Risparmio energetico

Detrazioni efficienza energetica 2017: nuovo Ecobonus per le ristrutturazioni

Rinnovato l’ecobonus anche per il 2017: detrazioni fiscali crescono fino al 75% nella riqualificazione e ristrutturazione energetica degli edifici.

Sembra una decisa spinta verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, quella data dalla prima bozza della Legge di Stabilità 2017, approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso e che contiene anche dei provvedimenti riferiti ai cosiddetti ecobonus.

Detrazioni fiscali, attive anche per il 2017

“Si tratta di una manovra di politica economica volta a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) – fa sapere il Consiglio dei Ministri tramite una nota stampa – e misure specifiche di sostegno alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi. La manovra vale 27 miliardi”.

Per quanto riguarda gli incentivi, il Governo metterà sul piatto 3 miliardi di euro in tre anni “per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica”.

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Gli incentivi puntano a favorire la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano.

Detrazioni efficienza energetica 2017: per quali tipologie di riqualifica e ristrutturazione?

Per le detrazioni Irpef resta valida la detrazione del 50 per cento sulle spese sostenute per un massimo di 96.000 euro, suddivisa in 10 trance, una l’anno.

La detrazione spetta per le spese sostenute, e rimaste a carico del contribuente per (fonte Agenzia delle Entrate):

  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella (i parametri cui far riferimento sono quelli definiti con decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). Il valore massimo della detrazione è pari a 100.000 euro
  • interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro. La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, in un’apposita tabella (i valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con il decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). In questo gruppo rientra anche la sostituzione dei portoni d’ingresso, a condizione che si tratti di serramenti che delimitano l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati e risultino rispettati gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle finestre
  • l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. Il valore massimo della detrazione è di 60.000 euro
  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. La detrazione spetta fino a un valore massimo di 30.000 euro
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia, con un limite massimo della detrazione pari a 30.000 euro
  • interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, con un limite massimo della detrazione pari a 30.000 euro.

Rientrano tra le spese accettate nell’ecobonus 2016:

  • gli interventi volti a realizzare opere finalizzate al risparmio energetico convenzionale (acquisto di impianti fotovoltaici, adeguamento degli impianti a gas, sostituzione di una vecchia caldaia con una ad alta efficienza);
  • interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • le spese per la progettazione degli interventi, quelle per le prestazioni lavorative per la realizzazione delle opere, per l’acquisto dei materiali, per perizie tecniche e relazioni di conformità, per l’Iva e per il rilascio di autorizzazioni (fonte Mce).

Ciò che cambia sarà l’Ecobonus al 65 per cento

Proroga di 5 anni (fino al 2021) e, se l’intervento interesserà l’intera parte esterna dell’edificio, potrà arrivare fino al 70 per cento sempre che i miglioramenti riguardino almeno il 25 per cento della superficie. Mentre salirà fino al 75 per cento se punterà a migliorare la prestazione estiva ed invernale dell’immobile, ovvero la prestazione energetica.

 

Sismabonus, per gli immobili a rischio

Altra novità sarà la detrazione del 50 per cento per le spese sostenute per implementare le misure antisismiche degli edifici e dei siti produttivi, costruiti in zone ad elevata pericolosità. Il bonus potrà aumentare dal 70 all’80 per cento se gli interventi miglioreranno la classe di rischio. Stesso discorso varrà per i condomini, con valori però del 75 e dell’85 per cento.

Il pacchetto pare incentivare quella definita come “deep renovation”, ovvero quella serie di interventi volti al miglioramento profondo della performance energetica totale degli edifici, condomini in primis. L’Europa tutta e l’Italia in particolare ha urgente necessità di innovare e rinnovare il patrimonio immobiliare esistente. Ciò significa dare una spinta a tutto il settore e soprattutto dare una spinta verso l’efficienza energetica di tutto il Paese.

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