![Olimpiadi di Parigi 2024: c’è il tentativo di rendere il menù più vegetale, ma il foie gras resta](https://cdn.lifegate.it/JlF9wxrWfi7nQs9oFP_SQFM8z7I=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/visione-alimentare-olimpiadi-parigi.jpg, https://cdn.lifegate.it/NhnE9PIArJfi3_PmDnqr1rPZz8A=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/visione-alimentare-olimpiadi-parigi.jpg 2x)
L’organizzazione delle Olimpiadi si è impegnata a garantire pasti sostenibili, dimezzando l’impronta di CO2, ma è polemica per il foie gras nel menù vip.
Non esiste nessun altro prodotto agricolo che, a parità di superficie coltivata, possa nutrire tante persone quanto il riso. La sua spiga fornisce il doppio di semi di quella del grano; non a caso, dunque, trova nella Cina la sua terra d’origine, paese generoso nel fornire l’acqua di cui il riso ha bisogno in quantità
Non esiste nessun altro prodotto agricolo che, a parità di
superficie coltivata, possa nutrire tante persone quanto il riso.
La sua spiga fornisce il doppio di semi di quella del grano; non a
caso, dunque, trova nella Cina la sua terra d’origine, paese
generoso nel fornire l’acqua di cui il riso ha bisogno in
quantità costante per immergere le proprie radici.
Nel nostro paese, il consumo di riso è secondo solo al
frumento; non contenendo glutine, non può essere utilizzato
per la panificazione ma, a contrario, è molto ben assimilato
da chi soffre di intolleranza verso questa proteina.
Ottimo alimento, per digeribilità e valore energetico, il
riso è costituito prevalentemente da amido (87% circa), che
si presenta con una struttura diversa dall’amido del frumento e
risulta di più veloce assimilazione.
La frazione proteica oscilla dal 4 al 18% a seconda delle varie
specie e di fattori legati al terreno, al clima e alle condizioni
di raccolta e di lavorazione. I lipidi, presenti in ragione dell’1
– 2% circa, sono contenuti nel germe.
In Italia si usa quasi esclusivamente il riso brillato, privato
cioè dei rivestimenti esterni (le glumelle) e sottoposto ad
una serie di procedimenti che lo depauperano di gran parte del suo
patrimonio vitaminico e di sali minerali.
Il riso grezzo o integrale, che conserva le glumelle e mantiene
‘integri’ gli altri nutrienti, si conserva meno facilmente di
quello brillato ma è indubbiamente più ricco di
proteine, sali minerali e fibra. E’ generalmente più
indicato per le minestre che per i risotti e richiede una cottura
più lunga.
Una interessante via di mezzo tra il riso integrale e quello
raffinato, è costituita dallo sbramato di risone, detto
anche riso semiintegrale: la sbramatura è il primo processo,
di natura esclusivamente meccanica e non chimica, che il riso
subisce nella sua lunga strada verso la brillatura, o raffinazione
completa. Pur venendo eliminate le glumelle, si conserva ancora una
parte delle fibre esterne del pericarpo (pula). Il riso cuoce
più velocemente ed è più tenero, pur
conservando buona parte delle sue proprietà nutritive.
Il riso bruno infine, o parboiled, viene sottoposto ad un
procedimento tecnologico di cottura al vapore al fine di consentire
una minor perdita di vitamine e sali minerali durante la
cottura.
Loredana Filippi
Giornalista specializzata in alimentazione naturale
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’organizzazione delle Olimpiadi si è impegnata a garantire pasti sostenibili, dimezzando l’impronta di CO2, ma è polemica per il foie gras nel menù vip.
Tra i nutrienti più importanti c’è senz’altro il potassio, un minerale che sostiene il nostro corpo su più fronti.
Da tre anni i numeri della fame del mondo non accennano a diminuire e non si registrano passi avanti verso gli obiettivi di sostenibilità per il 2030.
Il ferro, un minerale essenziale per il nostro organismo: ecco come assumerlo attraverso gli alimenti.
Gli studiosi della piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi-Neuromed hanno osservato che un consumo quotidiano di tre cucchiai di olio d’oliva si associa a un ridotto rischio di mortalità per il cancro.
I koala e altri animali australiani sono minacciati dalla deforestazione che fa spazio ai pascoli di bovini. Greenpeace chiede a McDonald’s di rendere trasparente la filiera della carne e influenzare le pratiche del settore.
Un’insalata a base di patate e sapori mediterranei in cui il profumo dei capperi e dell’origano di Pantelleria fanno la differenza.
Torna “Terra Madre Salone del Gusto 2024“: dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino. “L’epoca della competitività deve finire”, dice Carlo Petrini.
Dolce tipico della tradizione culinaria francese, il clafoutis di ciliegie unisce il piacere delle ciliegie alla dolcezza casalinga delle preparazioni da forno.