Salone dell’auto di Francoforte: evviva l’ibrido

Dopo Ginevra, LifeGate non poteva mancare a un altro importante salone automobilistico. Parliamo del Salone dell’Auto di Francoforte. Dal nostro inviato Alessandro Marchetti Tricamo .

Novità al Salone dell’auto di Francoforte .

Il prezzo della benzina e del gasolio sta forse accelerando i tempi verso l’era dell’auto pulita.

Una volta c’era il gasolio, costava poco, inquinava meno della
benzina e i motori diesel erano efficienti. Il panorama adesso
è cambiato: il motore rimane più efficiente del
benzina, ma il particolato emesso dai veicoli a gasolio preoccupa
giustamente i sindaci di tutte le grandi aree urbane. Non ultimo,
il prezzo del gasolio ha raggiunto quasi quello della benzina
aggravando le spese di chi, per necessità, è
costretto a muoversi con l’auto privata. I costruttori tedeschi
hanno sempre puntato sulle auto a gasolio e trovandosi in questa
situazione spiazzante hanno deciso? di seguire le orme dei
giapponesi. Chi l’avrebbe detto solamente 10 anni fa che i giganti
dell’automobilismo europeo sarebbero stati costretti a seguire le
formichine (all’epoca) nipponiche?

Veniamo al dunque: BMW, DaimlerChrysler e General Motors in
occasione del Salone dell’Auto di Francoforte, davanti ai ripetuti
flash dei fotografi, hanno deciso di siglare un accordo
importantissimo (per chi come noi di LifeGate tiene alla
qualità dell’aria, e della vita) che prevede la
collaborazione nello sviluppo di tecnologie ibride.

Già tra due anni avremo sulle nostre strade i risultati
di questo accordo. Una bella soddisfazione, per i giapponesi… In
Toyota sorridono ancora per le 140 mila Prius ibride che si
apprestano a vendere alla fine di questo 2005. E nel frattempo,
preparano il grande colpo: 600 mila Prius solo negli Stati Uniti
nel 2010. Con un battage pubblicitario incredibilmente ricco.
Scusateci, l’entusiasmo è così grande che ci siamo
dimenticati di dirvi come funziona un’automobile ibrida.


L’auto ibrida
è un’auto che unisce al motore
convenzionale a combustione interna, uno o più motori
elettrici. Grazie al sistema ibrido, si può utilizzare
l’energia che normalmente viene dissipata immagazzinandola in delle
batterie e usandola nei motori elettrici come supplemento di
potenza in determinate situazioni (esempio accelerazione per un
sorpasso). L’insieme dei due motori (tradizionale + elettrico)
quindi ci permette di avere prestazioni più elevate e un
utilizzo migliore del combustibile. Ciò significa minori
consumi, un risparmio energetico e una riduzione del 20 – 30% delle
emissioni inquinanti.

Quindi l’auto non percorre km a zero inquinamento? In
realtà l’auto percorre, con il motore elettrico, solo le
prime centinaia di metri a bassissima velocità. La sfida del
futuro dell’auto ibrida è quella di aumentare questa
distanza e camminare sempre di più con il solo motore
elettrico. Qual’è il problema, l’ostacolo? Le batterie. Con
le batterie che ci sono adesso a bordo delle auto ibride non si
può fare di più.

La nuova frontiera sono le batterie al litio che tutti noi
portiamo in tasca. Sono infatti quelle del nostro “amato”
telefonino. Vi ricordate i primi telefonini? Poca autonomia e
batterie enormi. Con l’avvento delle batterie nuove al litio la
carica dura di più e le dimensioni sono più ridotte.
La stessa cosa avverrà, speriamo il prima possibile, per le
auto e ci permetterà di “camminare” di più
elettricamente inquinando così sempre di meno.

Ma a Francoforte quali modelli ibridi erano presenti?

Oltre a Prius e alla Lexus 400h (veicoli già in vendita,
la Prius anche in Italia), è stata presentata la nuova
versione, con un motore elettrico più potente (15 Kw), della
Honda Civic IMA che finalmente lascerà quella linea da
berlina anni ’70 e anonima per avere un look più moderno e
sportivo in linea con la tecnologia innovativa che nasconde sotto
il cofano.

Spettacolare anche la nuova Smart Crosstown. Si tratta in questo
caso di portare l’ibrido sull’auto più piccola al mondo e
più fashion (se non altro a Roma e Milano). Accanto al
motore a benzina un bell’elettrico da 23Kw.

Ma quello che ha colpito di più me e gli altri visitatori
del Salone è il SUV di Audi: la Q7 che sarà prodotta
anche in versione ibrida! Si tratta di un SUV che, messo a dieta
dalle matite tedesche, malgrado i suoi oltre 5 metri di lunghezza,
sfoggia una linea slanciata da passerella delle sfilate di moda
milanesi. Accanto ai due mostruosi motori 4.2 V8 FSI a iniezione
diretta di benzina con 257 kW (350 cv) e 440 Nm, il sei cilindri
3.0 TDI con piezo-iniettori da 171 kW (233 cv) e 500 Nm di coppia
massima, ci sarà presto anche un ibrido. Un motore che anche
in questo caso ancora non è pronto ma che quando sarà
prodotto (si parla del 2007) equipaggerà anche il SUV “dei
calciatori”, il Porsche Cayenne.

Alessandro
Marchetti Tricamo

 

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