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Fu l’ideatore del logo di Salvaiciclisti. La sua morte per incidente stradale sta rianimando il movimento per chiedere più sicurezza sulle strade, per le biciclette e non solo.
Luca Canonici doveva partecipare ad un evento collegato alla Settimana europea della mobilità sostenibile ad Ancona, la sua città, il 19 settembre. L’evento però è stato rinviato a data da destinarsi. “Come mai?” chiedono sulla pagina dell’evento, “lutto improvviso, purtroppo…” la laconica risposta.
Pare che Luca Canonici stesse tornando in motorino proprio per questioni legate all’evento a cui avrebbe voluto partecipare. Invece è stato investito da un automobilista che ha tentato di soccorrerlo quando nel frattempo è sfrecciata un’altra macchina che lo ha travolto, uccidendolo.
“Luca aveva ideato il nostro logo. Luca era un cittadino che amava spostarsi in bicicletta e da anni era impegnato per promuovere un nuovo modello di mobilità” hanno scritto sul sito del movimento #Salvaiciclisti che ora rimpiange uno dei suoi attivisti della prima ora. Alcuni, tra cui il sito di Salvaiciclisti, hanno messo il logo sottosopra (“perché così ci sentiamo da quando abbiamo appreso questa terribile notizia”), altri hanno messo su facebook anche una barra nera sul logo in segno di lutto.
“Luca era uno di quelli che nella propria città cercava di far capire ai propri concittadini che la velocità uccide. Adesso lo ha dimostrato con il proprio corpo (suo malgrado)” ha commentato Paolo Pinzuti, uno degli animatori di Salvaiciclisti, in un articolo per il sito della Fiab, dove ha comunicato anche che “Il primo ottobre Fiab lancerà una campagna di portata nazionale per chiedere e ottenere quello che rappresenta il cuore della campagna #salvaiciclisti: l’introduzione del limite di 30 km/h nelle aree urbane all’interno del codice della strada. La scelta del momento non è casuale: proprio in queste settimane si sta discutendo in Parlamento delle modifiche al codice della strada e non possiamo permetterci di far sfumare l’occasione per trasformare l’Italia in un paese civile”.
Il dieci ottobre 2015 è inoltre prevista una riunione organizzata a Roma da #Salvaiciclisti proprio per ripartire con alcune battaglie al fine di evitare queste tragiche morti.
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