Sandibe Okavango, in Botswana il primo resort che rispetta la natura

Lungo il delta del fiume Okavango, in Botswana, non è più un problema ammirare la fauna selvatica africana senza intaccare l’equilibrio ambientale della riserva naturale patrimonio dell’Unesco. L’albergo &Beyond Sandibe Okavango Safari Lodge, progettato da Michaelis Boyd e Nick Plewman, garantisce tutti i comfort (e anche qualcosa di più) nel totale rispetto della natura.  

Lungo il delta del fiume Okavango, in Botswana, non è più un problema ammirare la fauna selvatica africana senza intaccare l’equilibrio ambientale della riserva naturale patrimonio dell’Unesco. L’albergo &Beyond Sandibe Okavango Safari Lodge, progettato da Michaelis Boyd e Nick Plewman, garantisce tutti i comfort (e anche qualcosa di più) nel totale rispetto della natura.

 

botswana-safari-resort2©  &Beyond Sandibe Okavango

 

La struttura dell’&Beyond Sandibe Okavango si affaccia sulle rive del fiume Okavango quasi confondendosi tra la vegetazione e gli animali della riserva, fondendosi con il paesaggio grazie alle forme sinuose che richiamano le abitazioni locali a palafitte e all’uso esclusivo di materiali sostenibili come il legno e la terracotta. Il progetto, ispirato alla corazza del pangolino, un formichiere africano, si apre verso il corso d’acqua consentendo la ventilazione e l’illuminazione naturale delle stanze.

 

botswana-safari-resport©  &Beyond Sandibe Okavango

 

Per mantenere il comfort dei locali durante tutte le stagioni, l’intero edificio sfrutta i più moderni sistemi energetici da fonti rinnovabili, i soli elementi artificiali di tutta la  struttura. Questo perché le camere, una sorta di nidi d’uccello tra gli alberi, sono rivestite con una particolare stuoia intrecciata che ricorda l’artigianato locale e consente l’isolamento termico sia in estate che in inverno, senza l’impiego di sistemi di condizionamento.

 

botswana-safari©  &Beyond Sandibe Okavango

 

Il messaggio che il resort &Beyond Sandibe Okavango e gli architetti Boyd e Plewman vogliono trasmettere è quello del viaggio consapevole ma senza rinunce. La crescente richiesta di edifici a basso impatto ambientale conferma l’attenzione alle tematiche ambientali anche per le grandi strutture, anche di lusso. La riprogettazione del resort in Botswana è uno di quei casi in cui nessun dettaglio viene trascurato, neanche quello del rispetto della natura.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Ghiaccioli al gusto di inquinamento. L’idea di un’artista di Taiwan

Studiano design al National Taiwan University of Arts, Hung I-chen, Guo Yi-hui e Cheng Yu-ti, i tre studenti che hanno prodotto un centinaio di ghiaccioli realizzati con l’acqua prelevata da altrettanti fonti inquinate del loro Paese. Li si scarta come un normale ghiacciolo al gusto di menta o limone, solo che al suo interno si

I progetti per la sostenibilità ambientale e sociale su Kickstarter

Dato che il campo d’azione dei progetti Kickstarter è l’innovazione, tutto ciò che è folgorante, promettente e interessante, l’idea che innova il proprio settore o che risolve problemi diffusi, ha più chance di essere sostenuta e incoraggiata. E molte sono le idee riguardanti il verde, la difesa degli animali e dell’ambiente, il sollievo a situazioni

In Svezia nasce il “quartiere farfalla”

Si chiamera Butterfly square, sarà ispirato alle ali di una farfalla ed è un nuovo quartiere ecologico e sostenibile che sorgerà nella contea svedese di Halland nel 2016.   L’intera area, ideata dalla Weatherhead Architecture, è un maxi complesso residenziale formato da due “ali di farfalla” a forma di L, con tetti verdi utili per

25-27 aprile: sboccia FloraCult!

Fiori, ma non solo. Anche arte, mostre fotografiche, momenti in cui si parlerà di salute naturale, incontri per comprendere meglio il microcosmo che popola campi e giardini, laboratori. FloraCult, organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice agricola e designer impegnata nella realizzazione di una sua linea di moda eco, e Antonella Fornai, paesaggista, all’interno dell’azienda agricola