
La stagione calda sia appena iniziata, ma in India si registrano già temperature estreme. Le istituzioni cercano di attrezzarsi.
“La quantità di acqua immagazzinata nella sorgente potrebbe alimentare il Nord della Namibia per quattro secoli”. Lo ha dichiarato il responsabile del progetto del Bgr.
La scoperta è stata fatta dai ricercatori dell’Istituto federale tedesco per le geoscienze
e le risorse naturali (Bgr) che hanno chiamato la
falda acquifera Ohangwena II. Questa scorre sotto
il confine settentrionale con l’Angola, ha una capacità
stimata di 8 miliardi di metri cubi d’acqua dolce e si estende su
una superficie di 70×40 chilometri.
Secondo gli scienziati l’acqua si sarebbe depositata oltre 10mila
anni fa quando ancora non esistevano problemi di inquinamento e per
questo anche la sua qualità sarebbe ottima. Secondo
Martin Quinger, responsabile del progetto del Bgr,
“la quantità di acqua immagazzinata nella sorgente potrebbe
alimentare il Nord della Namibia per quattro secoli, una zona dove
risiede circa il 40 per cento della popolazione della nazione.
Quello a cui stiamo puntando è un approvvigionamento idrico
sostenibile: estrarre solo la quantità di acqua che viene
ricaricata”.
La falda potrebbe risultare decisiva per lo sviluppo del paese, uno
dei più aridi dell’Africa subsahariana, perché
significherebbe ridurre in modo sostanziale le importazioni
dall’estero. Inoltre potrebbe aiutare gli abitanti della regione a
contrastare i futuri effetti del
riscaldamento globale fungendo da riserva in caso di
siccità eccezionali che si dovessero verificare anche per 15
anni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La stagione calda sia appena iniziata, ma in India si registrano già temperature estreme. Le istituzioni cercano di attrezzarsi.
Il rapporto annuale sul clima in Europa di Copernicus e dell’Organizzazione meteorologica mondiale è un monito ad agire per l’adattamento e la mitigazione.
Secondo Copernicus, il mese di marzo del 2025 è stato il secondo più caldo di sempre nel mondo e il più caldo in assoluto in Europa.
Uno studio della Nasa ha spiegato il motivo per il quale l’innalzamento del livello dei mari ha superato i dati che erano stati previsti dagli scienziati.
Entro il 31 marzo 2025 per le aziende italiane scatta l’obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa per rischi catastrofali. Vediamo cosa significa
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Donald Trump ha ratificato l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi. Un duro colpo per il clima, ma anche un’opportunità per accelerare l’azione alla Cop30.
Quanto è vicino il collasso dell’Amoc, il sistema che comprende la corrente del Golfo, e cosa comporta? Ne parla Lungo la corrente, di Lorenzo Colantoni.
Uno studio di Fondazione Cmcc e università di Bologna ha analizzato due falde acquifere dell’Appennino, stimando i cali dei flussi nei prossimi decenni.