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Ogni giorno negli Stati Uniti si consumano 500 milioni di cannucce di plastica. Un numero che ha spinto una grande città come Seattle a vietarne l’utilizzo ricevendo apprezzamenti anche da uno dei simboli musicali della città.
Molti la conoscono grazie alla serie tv Grey’s anatomy, altri perché ha dato vita al genere musicale grunge. Seattle, sulla costa nordoccidentale degli Stati Uniti, è anche soprannominata Emerald city – città di smeraldo – perché ricca di spazi verdi. Ed è proprio per amore del nostro pianeta che vieta l’utilizzo di cannucce, bastoncini per cocktail e utensili in plastica usa e getta.
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Il divieto è entrato in vigore il primo luglio. Entro quella data i gestori di bar, ristoranti e mense hanno dovuto sbarazzarsi di tutti gli utensili in plastica monouso: possono fornire alternative in carta, acciaio o materiali compostabili, ma solo su richiesta del cliente. Eventuali violazioni saranno punite con multe fino a 250 dollari (circa 215 euro).
Il 40 per cento della plastica negli oceani deriva da prodotti usa e getta. “L’inquinamento sta oltrepassando i livelli di crisi e sono felice che Seattle stia aprendo la strada e dando l’esempio al paese con questa decisione”, ha dichiarato a Komo news Mami Hara, direttrice dei Servizi di pubblica utilità.
Il provvedimento è stato accolto con entusiasmo anche dall’organizzazione ambientalista Greenpeace, che mira alla sua applicazione a livello mondiale, e dalla band grunge Pearl Jam: “Siamo fieri della nostra città”, si legge sul loro profilo Instagram.
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A Seattle già dal 2008 la maggior parte degli imballaggi e degli utensili usa e getta impiegati nell’industria della ristorazione dovevano essere riciclabili o compostabili, ad eccezione per l’appunto delle cannucce e di altri oggetti di uso quotidiano. Gli americani ne consumano circa 500 milioni al giorno, secondo il National park service. Altre grandi città come San Francisco e New York stanno considerano di vietarne l’utilizzo, mentre il Regno Unito dovrebbe diventare il primo paese del mondo a farlo. La Commissione europea ha proposto una direttiva per abolire la plastica usa e getta entro il 2030. È evidente che la tutela ambientale non è più una scelta di pochi, ma una volontà di molti oltre che una vera e propria necessità. Le nostre abitudini future saranno molto diverse, ma senz’altro migliori.
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