
Il 2016 è stato l’anno che ha segnato la competitività dell’eolico rispetto alle fonti fossili. Prossima tappa il rinnovo dei parchi eolici obsoleti per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto
Siemens compie 165 anni innovazione. La multinazionale delle forniture tecnologiche più d’avanguardia festeggia il compleanno presentando un nuovo prototipo di pale eoliche onshore e offshore di ultima generazione.
Dal 1847, l’azienda fondata da Ernst Werner von Siemens, la Siemens progetta, produce e distribuisce soluzioni ecosostenibili per le infrastrutture urbane (e non solo).
Durante la Renewable Power Generation Conference, organizzata lo scorso settembre a Napoli dall’Institution of Engineering and Technology di Londra, Marco Milanesi, Siting Engineer della divisione Wind Power di Siemens Italia, ha illustrato alcune nuove tecnologie collegate alle fonti rinnovabili e contro il cambiamento climatico, anticipando la presenza della multinazionale tedesca alla seconda edizione del Key Wind 2014 che si svolgerà a Rimini tra il 5 e l’ 8 novembre.
Alla fine di luglio 2014 Siemens ha confermato di aver raggiunto i 10 GW di capacità eolica con le 5600 installazioni in tutto il continente americano. Un traguardo mai raggiunto, sufficiente per fornire energia rinnovabile a 3 milioni di famiglie.
Ad agosto è stata rilasciata l’omologazione per la piattaforma D6 di cui la versione SWT-6,0-154 gode di un generatore direct drive della potenza di 6 MW e di un rotore di 154 metri – un terzo più leggero dei precedenti. A Rimini, insieme ai maggiori operatori nel settore eolico, Siemens Energy presenterà in anteprima il nuovo prototipo di turbina eolica onshore, ancora più avanzato e dal design innovativo, con un sistema di controllo direct drive ottimizzato per incrementare il rendimento energetico. Nel stesso padiglione verranno illustrate le caratteristiche dei nuovi parchi eolici offshore dotati di sottostazioni elettriche e delle turbine per il funzionamento a bassa ventosità, impiegabili lungo le coste del Mediterraneo. Quello di Siemens è un significativo passo avanti verso la riduzione dei costi energetici e dell’efficienza operativa dei sistemi di produzione di energia pulita.
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Il 2016 è stato l’anno che ha segnato la competitività dell’eolico rispetto alle fonti fossili. Prossima tappa il rinnovo dei parchi eolici obsoleti per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto
Startup ridisegna l’eolico, imitando ciò che fa il colibrì. Le nuove pale eoliche sfrutteranno le varie direzioni del vento, producendo energia rinnovabile.
Che la Danimarca fosse lo stato più all’avanguardia d’Europa sull’energia eolica, si sapeva. Ma una rapida ricognizione, innescata dal Vestas Italia Wind Forum 2016, ci fa scoprire molti altri primati interessanti. Tra cui quello della ricchezza economica e dei posti di lavoro.
Le formazioni di turbine eoliche a stormo, a delta o a filari lineari di decine di turbine eoliche impiantate al largo delle rive, in mare aperto delineano le geometrie dell’eolico offshore.
Ecco come funziona la turbina eolica, con cui si trasforma il moto del vento in energia elettrica pulita e rinnovabile. Siamo abituati a vederle su crinali di colline e montagne, al largo del mare del Nord oppure, nel caso delle turbine più piccole, nei campi agricoli e in cima agli edifici, ma ne esistono di forme e dimensioni varie e sorprendenti.
In Texas, conosciuto più per il petrolio, l’energia eolica si regala a migliaia di utenti grazie a quel 10 per cento di elettricità prodotto dalle turbine.
Secondo uno studio pubblicato da un team di ricerca europeo, esiste la possibilità di costruire dei parchi eolici su ponti e viadotti. Un’installazione tipo fornirebbe energia a 500 famiglie.
365 turbine eoliche che a regime produrranno un quinto di tutta l’elettricità del Paese africano. Il progetto supera in dimensioni il parco eolico di Tarfaya, Marocco.
La Danimarca ha prodotto tutta la sua energia grazie alla forza del vento. E come se non bastasse ne ha data un po’ anche a chi ne aveva bisogno.