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L’elicottero militare è precipitato nella provincia di Idlib, nella Siria nordoccidentale, morti i cinque membri dell’equipaggio.
Un elicottero russo è stato abbattuto in Siria, nella provincia di Idlib, provocando la morte dei cinque membri dell’equipaggio, composto da quattro uomini e una donna. La notizia è stata confermata dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che ha precisato che l’elicottero è stato colpito da fuoco a terra mentre stava rientrando nella base aerea russa di Khmeimim.
Secondo l’agenzia di stampa russa Interfax l’elicottero, un veicolo militare Mi-8, è stato abbattuto mentre rientrava alla base dopo aver consegnato aiuti umanitari alla città di Aleppo. “Quelli che si trovavano nell’elicottero, per quanto sappiamo dall’informazione ricevuta dal ministero della Difesa, sono morti – ha dichiarato Dmitri Peskov. – Morti eroicamente perché cercavano di allontanare il velivolo per evitare vittime a terra”. Non è ancora chiaro quale gruppo sia responsabile del gesto, nessuno ha rivendicato l’attacco, però secondo l’emittente Orient News l’attacco sarebbe stato effettuato dai ribelli che combattono contro le truppe del presidente siriano Bashar al Assad.
In Siria la Russia sostiene le forze filo-governative attaccando i ribelli con aerei ed elicotteri, l’aviazione russa costituisce dunque un prezioso alleato per Assad. Lo scorso marzo il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che la Russia, che era intervenuta in Siria nel settembre del 2015, ritirerà dal Paese la maggior parte delle proprie forze armate.
Nella zona dove si è schiantato il velivolo, poche ore dopo l’incidente, decine di civili siriani, perlopiù donne e bambini, sono stati intossicati da gas velenosi che sarebbero stati rilasciati durante i bombardamenti da parte dell’aviazione russa. La Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione (Snc) ha accusato il presidente Bashar al Assad di essere dietro l’attacco. “Il regime di Assad ha fatto ricorso ancora una volta, violando le risoluzioni 2118 e 2235 delle Nazioni Unite, all’utilizzo di sostanze chimiche e gas tossici”, si legge in un comunicato del Snc. Assad ha sempre negato l’impiego di armi chimiche, il governo siriano e il Cremlino non hanno ancora commentato l’accaduto.
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