
La crisi per ora sventata tra India e Pakistan, due potenze nucleari, ha messo in allerta la comunità internazionale: e non è l’unico fronte caldo.
Dal piccolo villaggio islandese di Vik arriva l’esperienza di successo di una caffetteria a bordo di un vecchio scuolabus giallo rigenerato e alimentato da energia rinnovabile.
C’è un posto, nel villaggio più a sud dell’Islanda, dove tutto parla di sostenibilità, inclusione e gentilezza. Vík í Mýrdal, o più semplimente Vik, non è una meta insolita per i locali o per i turisti della Ring Road, la celebre strada che abbraccia l’intera nazione. Ed è proprio qui, alla base del vulcano Katla, che ha trovato dimora uno scuolabus giallo dismesso. In alto, ad affrontare il passaggio delle stagioni, sventolano fisse le bandiere del Pride e della pace.
Quel vecchio scuolabus giallo è in realtà un food truck. Si chiama Skool Beans Cafe ed è, a tutti gli effetti, la prima ed unica micro caffetteria islandese su quattro ruote. Con soli undici posti a sedere, una stufa a legna, un piccolo gatto arancione a tre zampe e una selezione di opere d’arte locali, questo posto in breve è diventato simbolo dello slow living, del vivere lentamente, del rispetto dell’ambiente e delle sue persone.
La storia di Holly Keyser, quarantaduenne di origini britanniche, e del suo Skool Beans Cafe inizia a Melbourne, in Australia. “Ho vissuto lì per sei anni e una delle cose che amavo di più era la cultura del caffè. Adoravo entrare nelle caffetterie, in breve è diventato parte della mia routine”, ricorda la proprietaria. “Ora… se ti trovi in Islanda, scoprirai rapidamente che c’è una netta mancanza di caffetterie appena lasci la capitale Reykjavik. Ho smesso di lamentarmi e ho iniziato a fare qualcosa a riguardo”.
Così, nel 2020 è nato Skool Beans. “Non sapevo come l’Islanda avrebbe accolto questo progetto, quindi ho deciso che un food truck fosse l’opzione migliore per cominciare. Il bus faceva parte della flotta della base aerea statunitense e, quando chiuse nei primi anni del duemila, tanti di questi scuolabus finirono sparsi per l’Islanda. Il mio era destinato alla discarica, ma per fortuna conoscevo le persone giuste al momento giusto in grado di rimetterlo in funzione, appena in tempo!”.
Uno dei simboli americani per eccellenza, dunque, ha trovato una seconda vita in Islanda grazie alla visione innovatrice di una giovane donna inglese. Nel suo scuolabus Holly produce caffè, tè e cioccolate varie usando prodotti a chilometro zero e provenienti da agricoltura etica, insieme a fiori e spezie per aromatizzare le bevande. “Skool Beans è un mondo unico”, racconta ancora la proprietaria. “Tostiamo il caffè ma siamo anche un laboratorio di tè e mixology di cioccolate. Inoltre sono stata la prima caffetteria-ristorante ad aver usato insetti in Islanda e ne sono davvero orgogliosa”.
Una volta arrivati a Vik, in Islanda, trovare lo Skool Beans Cafe è piuttosto immediato. Dalle vecchie porte parzialmente inchiodate, che hanno sopportato il peso di molte tempeste islandesi, si entra in un micro universo fatto di sedili verdi pastello e panche in legno, dove vengono offerti abbracci gratis e libri gratuiti in diverse lingue con la formula del “prendere e lasciare” del bookcrossing.
“Essere sostenibili è davvero importante per me. Ci sono alcune cose che sono difficili in un paese come l’Islanda, dove è facile lasciarsi coinvolgere dal marketing e dai coperchi biodegradabili, ad esempio, quando in realtà non abbiamo le strutture di trattamento per decomporre quegli stessi articoli di imballaggio biodegradabili. Ma facciamo del nostro meglio”.
In Skool Beans, questo si traduce in coperchi riciclabili, tazze compostabili e nessun imballaggio di plastica. “Usiamo detergenti e saponi privi di sostanze chimiche, con l’eccezione del detergente per la macchina del caffè. Scegliamo prodotti coltivati eticamente e richiedo persino al mio fornitore di caffè di non usare plastica nei loro imballaggi quando mi inviano i chicchi”.
Il tutto parte da una volontà ben precisa: “Cerco semplicemente di mantenere le cose il più pure possibile”, chiarisce la proprietaria. “Venendo da un ambiente rurale e avendo persino frequentato una scuola agricola quando ero giovane, so di prima mano come le sostanze chimiche possano distruggere aree e creature, compresi noi, all’interno delle comunità”.
L’attenzione all’ambiente si ritrova in ogni piccolo dettaglio dello Skool Beans. “Siamo completamente alimentati dall’elettricità principale, il che significa che siamo al cento per cento energia verde, perché l’Islanda è alimentata al cento per cento utilizzando energia geotermica e idroelettrica naturale”, aggiunge Holly Keyser. “La nostra stufa a legna utilizza legname di scarto dai costruttori locali ed è una stufa a doppia combustione, quindi abbiamo emissioni di carbonio molto basse quando la utilizziamo”.
E anche per le vendite online il food truck giallo può vantare un’impronta di carbonio bassa, dal momento che ogni articolo viene realizzato nel paese di consegna dell’acquirente.
In poco, la fama di Skool Beans ha conquistato i social network, da TikTok a Instagram. Merito sicuramente del passaparola e delle tante testimonianze, ma anche e soprattutto della varietà e dell’unicità delle bevande proposte.
“Diventiamo un po’ ribelli con la cioccolata”, scherza la proprietaria, “la facciamo al wasabi, al tè mate, con il pepe di Cayenna o alla ciliegia. Non mancano poi shot di cioccolato puro fuso, o con veri fiori di lavanda nella cioccolata bianca, con finocchio e molto altro ancora”. Per credere, leggere alla voce “Stranger things” del menù. “Per quanto riguarda i tè, invece, cerco in lungo e in largo per trovare incredibili tè sfusi da tutto il mondo e dove possibile direttamente dalle fattorie”.
La storia di Skool Beans dimostra che un business, piccolo o grande che sia, può reggersi sulla sostenibilità. Che anzi, ne può fare il suo maggiore punto di forza e attrattiva. Una strada che Holly Keyser intende continuare a percorrere: “Sono in procinto di lanciare una nuova attività completamente diversa”, conclude Keyser. “Ha un forte accento su ingredienti biologici e cruelty free, ma per ora è tutto quello che posso dire. Dovrai aspettare il boom dei social media quando sarà pronto per il lancio”.
Intanto, possiamo consolarci con la playlist dello scuolabus giallo adatta ad ogni stato, perfetta colonna sonora di paesaggi e viaggi islandesi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La crisi per ora sventata tra India e Pakistan, due potenze nucleari, ha messo in allerta la comunità internazionale: e non è l’unico fronte caldo.
Ex guerrigliero e simbolo della sinistra latinoamericana, José “Pepe” Mujica è morto il 13 maggio 2025 all’età di 89 anni.
Dopo l’appello di febbraio Abdullah Öcalan, ora la fine del Pkk è realtà. La decisione è stata presa nel corso del 12esimo Congresso del partito.
La Fifa ha scelto San Sebastián tra le sedi dei mondiali di calcio 2030. I cittadini della città basca, già colpita da overtourism e gentrificazione, non ci stanno.
L’India ha condotto una serie di raid militari contro il Pakistan, che ha risposto. Ci sono decine di vittime e nel Kashmir si rischia una nuova escalation militare.
Alle elezioni in Romania l’estremista George Simion ha riportato oltre il 40 per cento dei consensi al primo turno. Il 18 maggio ci sarà il ballottaggio.
Il documento è stato approvato dal gabinetto di sicurezza di Israele e prevede anche il trasferimento forzato di migliaia di palestinesi verso Sud.
Da ormai due mesi Israele impedisce l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. E le scorte di cibo e medicinali per oltre due milioni di persone palestinesi stanno finendo.
Per una giornata intera Spagna e Portogallo sono rimasti al buio per via di un blackout generalizzato. L’erogazione è stata ormai ripristinata.