Fake news a fin di bene. Il caso Babchenko fa discutere la stampa mondiale
Dopo il falso omicidio del giornalista Arkadi Babchenko, la stampa mondiale si chiede: è giusto creare una fake news se l’obiettivo è arrivare alla verità?
Dopo il falso omicidio del giornalista Arkadi Babchenko, la stampa mondiale si chiede: è giusto creare una fake news se l’obiettivo è arrivare alla verità?
L’omicidio di Arkady Babchenko, reporter e scrittore russo critico nei confronti di Vladimir Putin, è stata una messa in scena: è apparso in una conferenza stampa con il capo dei servizi di sicurezza ucraini a Kiev.
Il governo della Svezia ha inviato un manuale di 20 pagine alla popolazione. Obiettivo: essere preparati in caso di guerra. Non veniva pubblicato dal 1987.
Nel Somaliland, stato del Corno d’Africa auto-proclamatosi indipendente, si è abbattuto un ciclone di potenza devastante. Almeno 50 i morti.
Gli irlandesi hanno detto sì: quasi il 70 per cento degli elettori ha votato a favore dell’aborto. Che diventerà legale entro fine anno.
Si celebra la Giornata mondiale dell’Africa per ricordare l’importanza del Continente nero e aiutarlo a superare le difficoltà, grazie all’agricoltura e alla parità di genere.
Il presidente Donald Trump ha definito alcune persone che arrivano in California come degli animali. Non è chiaro se si riferisse ai membri di una gang o agli immigrati in generale.
Nicolás Maduro governerà il Venezuela per altri cinque anni, nonostante continui a perdere consensi in un paese stremato dalla fame e dalla violenza, il cui futuro è buio.
Un’altra sparatoria sconvolge gli Stati Uniti e il resto del mondo: a Santa Fe, in Texas, due persone hanno aperto il fuoco nelle aule dell’istituto Santa Fe High School. Fino ad ora il bilancio è di dieci morti, tutti studenti, e di un ferito grave, un poliziotto intervenuto dopo i primi spari. Secondo la CNN,
La scelta di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme non è un regalo per Israele: è la condanna all’isolamento e alla paura.