Da corridoi a muri: così è cambiato l’approccio europeo ai profughi afgani
Due mesi fa la solidarietà agli afgani in fuga dai talebani. Oggi 12 paesi europei chiedono di finanziare un muro al confine est dell’Unione.
Due mesi fa la solidarietà agli afgani in fuga dai talebani. Oggi 12 paesi europei chiedono di finanziare un muro al confine est dell’Unione.
19mila bambini, spesso non accompagnati, hanno attraversato nel 2021 il Darien Gap, una giungla impervia popolata da gang criminali lungo la rotta migratoria che porta negli Usa.
Il presidente cileno Sebastián Piñera ha dichiarato lo stato di emergenza e schierato l’esercito in quattro province nel sud del paese in seguito a una serie di scontri fra le forze dell’ordine e il popolo indigeno dei Mapuche. La misura straordinaria resterà in vigore per almeno due settimane e autorizzerà le forze armate a “fornire appoggio logistico, tecnologico e nelle comunicazioni, così come nelle operazioni di
La Shell rimborserà 111 milioni di dollari alle comunità del sudovest della Nigeria per gli sversamenti di greggio avvenuti tra il 1967 e il 1970.
Una ong austriaca porta il presidente del Brasile Bolsonaro davanti alla Corte penale internazionale per gli effetti nefasti delle sue politiche di deforestazione.
L’11 ottobre centinaia di persone si sono riunite davanti alla Casa Bianca per chiedere il rispetto delle terre appartenenti agli indigeni.
La petroliera Safer, abbandonata da anni nel mar Rosso, potrebbe cedere da un momento all’altro. Esponendo lo Yemen a enormi rischi ambientali e umanitari.
La crisi energetica sta mettendo in ginocchio il paese e dopo un periodo di proclami green da Pechino hanno rimesso il focus sulla produzione di carbone.
Il tribunale affossa una legge di Bolsonaro del 2020, che dava il semaforo verde al proselitismo religioso tra gli indigeni.
Verrà inizialmente distribuito in Africa ai bambini di almeno cinque mesi. In Kenya, Ghana e Malawi in 800mila sono già stati immunizzati.