Il presidente Joe Biden ha annunciato che il leader dell’Isis Al Qurayshi è stato ucciso da un raid americano. Nell’attacco sono morti anche 13 civili.
Siria, almeno 75 morti in una serie di attacchi suicidi dell’Isis
L’Isis ha preso di mira la provincia di Sweida, nel sud della Siria. Secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti dell’uomo i morti sono almeno 75.
Una serie di attentati suicidi ha provocato almeno 75 morti nella provincia di Sweida, nella Siria meridionale. Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, tre le vittime figurano anche decine di civili e almeno 32 membri delle forze che sostengono il governo di Bashar al-Assad.
Da mesi non si registravano attentati così gravi in Siria
Gli attacchi sono stati rivendicati dal gruppo terroristico Stato Islamico e hanno provocato anche il ferimento di decine di persone, ha precisato l’Osservatorio siriano dei Diritti dell’uomo. Il cui direttore Rami Abdel Rahmane ha parlato di “quattro kamikaze che hanno fatto esplodere le loro cinture esplosive” nell’omonima città di Sweida. Altri attentatori hanno colpito alcuni villaggi nel nord-est della provincia: in questo caso ai combattenti suicidi si sono aggiunti altri jihadisti che hanno preso d’assalto le località.
Un’ondata di attacchi di tale ampiezza non si verificava da mesi in Siria, dopo le numerose sconfitte patite dall’Isis, che ormai controlla solamente pochi settori. Il rischio è che la nuova strategia dei terroristi sia quella di passare ad azioni di questo genere, con l’obiettivo di mantenere l’instabilità nella regione.
Nella foto di apertura: una recente operazione delle forze russe presenti in Siria
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La battaglia di Racca, in Siria, entra nella fase finale. Raggiunto un accordo per l’evacuazione dei civili e la resa dei combattenti Isis non stranieri.
Il mondo musulmano si unisce per contrastare il terrorismo, non solo l’Isis. Una coalizione di 34 paesi vuole porre fine alla violenza, anche ideologica.
Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza contro i tagli all’università voluti da Milei, che in campagna elettorale ha promesso di tagliare i bilanci con la motosega.
Dopo le accuse di molestie da parte delle sue calciatrici e le minacce ricevute, si è dimesso l’allenatore del Santos Femminile Kleiton Lima
La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.