Senza gasolio né legna, con il solar cooker si cucina con la luce del sole

I fornelli solari offrono un modo alternativo per cucinare senza ricorrere al fuoco o alle cucine tradizionali ma sfruttando l’inesauribile energia del sole

Utilizzano tecnologie più o meno semplici ma si fondano tutti sullo stesso principio: i fornelli solari concentrano i raggi riflessi del sole per scaldare una pentola posta in un punto focale.

Questi strumenti permettono non solo di cuocere il cibo, ma anche di pastorizzare alimenti e renderli più sicuri per il consumo umano, in luoghi o situazioni in cui l’accesso alle fonti energetiche tradizionali è scarso o intermittente.

 

Manicaretti preparati con la luce del sole © Solar Cookers International
Manicaretti preparati con la luce del sole © Solar Cookers International

 

Inoltre, rispetto ai generatori che consumano costosi carburanti o le stufe che bruciano la legna degli alberi, i fornelli solari utilizzano solo l’energia rinnovabile e gratuita del sole: le superfici riflettenti che riscaldano la pentola senza combustione fanno dei solar cooker strumenti puliti, che non producono fumi dannosi per la salute di chi li respira, oltre che soluzioni molto sicure in luoghi aridi a rischio incendi.

 

Strumenti semplici e maneggevoli © Solar Cookers International
Strumenti semplici e maneggevoli © Solar Cookers International

 

Ci sono i semplici ma efficacissimi CooKit, fatti di pannelli in cartone e fogli di alluminio riflettente, che costano pochi euro e vengono distribuiti anche dalle agenzie umanitarie, ma anche sistemi più evoluti e più costosi. In ogni caso, i vantaggi sono molteplici, soprattutto nei Paesi in cui alla scarsità di risorse economiche si accompagna invece abbondanza di sole.

 

Un kit di emergenza distribuito dal World Food Programme © Gloria Schiavi
Un kit di emergenza distribuito dal World Food Programme © Gloria Schiavi

 

L’impatto di questi apparecchi è particolarmente rilevante se si pensa che sono normalmente le donne ad occuparsi dell’economia domestica e la raccolta della legna, anche lontano da casa, è un’attività che ruba loro molto tempo e mette a rischio la loro incolumità, esponendole a potenziali assalti e molestie.

 

Sono spesso le donne a dover cercare la legna per cucinare © Brent Stirton/Getty Images for WWF-Canon

 

Dal 1987 l’ONG Solar Cookers International (Sci) diffonde nel mondo la conoscenza di questi apparecchi e conta di averne distribuiti circa tre milioni a popolazioni di difficoltà, con un impatto su circa 11 milioni di persone. D’altra parte, stima Sci, sono tre miliardi le persone che normalmente cucinano su fiamme libere: a queste persone i solar cooker potrebbero semplificare la vita.

Sci mette a disposizione istruzioni online open source affinché chiunque possa costruirsi un solar cooker, proponendo anche un confronto tra molteplici modelli e soluzioni tecniche per permettere all’utente una scelta consapevole, in base alle proprie preferenze o risorse.

 

Schemi per produrre un solar cooker amatoriale © Solar Cookers International
Schemi per produrre un solar cooker amatoriale © Solar Cookers International

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Finestre fotovoltaiche: cosa sono e a che cosa servono?

Le finestre fotovoltaiche sono delle finestre all’avanguardia, che convertono la luce del sole in energia elettrica. Esse sono dotate di strati sottili di celle fotovoltaiche integrate nel vetro. È proprio grazie a questa tecnologia avanzata che riescono a trasformare gli edifici che se ne dotano in fonti autonome di produzione energetica. Questo tipo di finestra

LifeGate e NeN unite contro le emissioni, grazie a Impatto Zero®

Compensare 500mila tonnellate di CO₂ grazie al progetto di LifeGate Impatto Zero®, “convertendole” nel sostegno a due iniziative volte a coprire il 100 per cento delle emissioni generate dal consumo di gas distribuito alle famiglie italiane da NeN: la prima, di accesso all’acqua potabile in Rwanda, la seconda, di adozione di tecniche sostenibili in agricoltura

Il settore eolico può creare 4 nuovi milioni di posti di lavoro entro il 2030

Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo