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LifeGate presenta ogni anno una ricerca sulle tendenze della sostenibilità in Italia, l’Osservatorio sullo stile di vita sostenibile, insieme a Eumetra Monterosa di Renato Mannheimer. Molti numeri sono particolarmente interessanti, anche confrontando le evoluzioni da un anno all’altro: uno in particolare lo reputo interessante e molto positivo.
Nel 2015, l’anno di Expo a Milano, LifeGate ha lanciato l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile per capire e tracciare come cambia l’interesse degli italiani sulle tematiche che da sempre sono al centro del nostro lavoro, e della nostra passione. I dati sono stati sorprendenti.
Nei primi mesi del 2015, alla vigilia dell’esposizione universale cominciata a maggio e durata sei mesi, gli appassionati ai temi della sostenibilità erano il 18 per cento. Appena un anno dopo quella percentuale era salita di 11 punti arrivando al 29 per cento. La cosa ancor più straordinaria, però, è che nel 2017 questo dato non è calato, bensì è rimasto stabile. Se poi, oltre agli appassionati, si prende in considerazione anche coloro che si dichiarano interessati alla sostenibilità in Italia, si arriva al 59 per cento della popolazione, ovvero circa 30 milioni di italiani. Ciò dimostra che la tendenza è assestata. 30 milioni di italiani hanno un forte interesse per la sostenibilità e per il comportamento delle imprese negli ambiti sociali e ambientali.
Il dato è molto positivo perché, dopo una forte crescita di oltre dieci punti percentuali durante l’anno di Expo Milano 2015 che potrebbe essere imputata facilmente ai miliardi di investimenti fatti nella promozione dell’evento il cui tema centrale era l’alimentazione sostenibile (puntato quindi a comunicare valori di responsabilità e sostenibilità) a distanza di un anno il dato non era sceso. Questo è molto confortante. E ci spiega in modo molto chiaro che la sostenibilità non è un trend di moda, ma è un trend in atto, concreto, fondato su valori. Normalmente, quando si attua una campagna di comunicazione su un servizio, un prodotto, terminata l’attività di comunicazione l’interesse tende a scemare. In questo caso non è stato così.
Ci sono altri dati dell’Osservatorio notevoli. Nella fotografia offerta dal terzo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzata da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra Monterosa, vengono passati in rassegna quattro aspetti circa il rapporto dei cittadini con la sostenibilità: livello di conoscenza, atteggiamento, comportamenti di consumo e comportamenti di acquisto. L’energia rinnovabile è percepita come un’opportunità dal 90 per cento degli italiani mentre tra le loro maggiori preoccupazioni figurano l’inquinamento dell’aria, 79 per cento, e gli effetti del cambiamento climatico, 72 per cento.
Qual è stato e quale sarà in futuro il nostro impegno nel diffondere questi temi? Fino al 2016 LifeGate si è impegnata a valutare e migliorare le performance ambientali e l’impatto sociale delle imprese attraverso servizi di comunicazione strategica e servizi energetici. Ora abbiamo deciso di intraprendere un percorso più vicino alle persone nei settori dell’energia e della finanza. Questo perché siamo convinti che consumi più consapevoli legati a queste aree sono fondamentali per una crescita sostenibile dell’intero Pianeta.
Ora aiutiamo le persone a utilizzare energia rinnovabile, italiana per le proprie case, e dall’altra parte abbiamo lanciato un fondo d’investimento sostenibile, il primo quotato in Italia, che concretizza la finanza ad impatto. È positivo notare che gli sforzi che sono stati fatti per promuovere i temi della sostenibilità hanno portato a consolidare la propensione verso uno stile di vita più consapevole. Emergono anche chiari segnali della volontà di ognuno di costruire un futuro migliore, più equo e che dia il giusto valore alle risorse disponibili, come dimostra l’attenzione all’energia rinnovabile.
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