Sci e bob nel deserto. L’Arabia Saudita ospiterà i Giochi asiatici invernali del 2029

Nella nuova città di Neom, in pieno deserto in Arabia Saudita, sarà presente un’area per gli sport invernali, pronta per i Giochi asiatici invernali 2029.

  • I Giochi asiatici invernali del 2029 sono stati assegnati all’Arabia Saudita che li organizzerà in una nuova megalopoli edificata nel deserto.
  • Dentro la città di Neom ci sarà una pista di sci all’aperto, un lago artificiale e una riserva naturale.
  • All’interno anche il quartiere The Line, una zona abitativa lineare lunga 170 km. I progetti di espansione del principe Mohammed bin Salman proseguono nel deserto saudita.

Sciare sulla neve nel deserto: è quello che succederà nel 2029 in Arabia Saudita dopo che la nazione asiatica è stata scelta per ospitare i Giochi asiatici invernali del 2029. L’evento si svolgerà in una megalopoli futuristica ancora in costruzione che si chiamerà Neom. Nel deserto. Il progetto, da 500 miliardi di dollari, comprende anche un quartiere tecnologico lineare battezzato “The Line” e sarà caratterizzato da un resort di sport invernali aperto tutto l’anno, chiamato Trojena. Nonostante l’assegnazione dei Giochi, architetti ed economisti internazionali hanno messo in dubbio la fattibilità dell’enorme progetto.

arabia saudita Mohammed bin Salman
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman © Dan Kitwood/Getty Images

Giochi invernali in Arabia Saudita

“I deserti e le montagne dell’Arabia Saudita diventeranno presto un parco giochi per gli sport invernali”, ha affermato il Consiglio olimpico dell’Asia dopo aver preso la decisione durante un’assemblea generale tenuta a Phnom Penh, in Cambogia. La proposta saudita è stata approvata all’unanimità, si legge nella dichiarazione, sottolineando che la megalopoli Neom sarà la prima città dell’Asia occidentale ad ospitare l’evento. I giochi si svolgeranno fra febbraio e marzo nella zona di Trojena, costruita appositamente all’interno di Neom.

Nadhmi al-Nasr, amministratore delegato di Neom, ha dichiarato al quotidiano The Guardian: “Trojena sarà dotata di infrastrutture adeguate per creare l’atmosfera invernale nel cuore del deserto e per rendere questi Giochi invernali un evento globale senza precedenti”. Finora si sono disputate otto edizioni dei Giochi, l’ultima nel 2017 a Sapporo in Giappone. Fra le discipline in programma figurano sci alpino, hockey su ghiaccio, curling, biathlon e pattinaggio.

I dubbi su Neom

Neom è il progetto più ambizioso del principe ereditario Mohammed bin Salman nell’ambito del piano di sviluppo Vision 2030 del regno saudita, che punta anche a ridurre la dipendenza dal petrolio e a trasformare l’economia, sviluppando anche lo sport. Neom si troverà nella provincia di Tabuk sul Mar Rosso e includerà la città a zero emissioni di CO2 The Line, sviluppata appunto in lunghezza.

Secondo le parole del governo locale, i residenti potranno godere di tutti i servizi utili per soddisfare le necessità quotidiane, raggiungibili in cinque minuti a piedi, mentre avranno anche accesso ad altri vantaggi come impianti sciistici all’aperto e una ferrovia ad alta velocità.

La stravaganza del progetto e le continue espansioni negli ultimi cinque anni hanno portato alcuni analisti a chiedersi se Neom potrà mai popolarsi. “Con uno scarso accesso al sito e a otto anni dal trasferimento dei residenti, c’è molto a cui pensare”, ha affermato un consulente che lavora a stretto contatto con il governo saudita. I critici accusano il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman di greenwashing. Certamente l’organizzazione dei Giochi invernali asiatici del 2029 pone l’Arabia Saudita sotto i riflettori, ma c’è da chiedersi quale sarà il reale impatto ambientale e climatico dell’evento.

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