
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Cinquemila persone hanno pranzato con prodotti destinati alla spazzatura. Un’iniziativa per sensibilizzare contro lo spreco alimentare.
Preparare un immenso pranzo utilizzando unicamente prodotti che altrimenti sarebbero stati buttati via? È possibile. Lo ha dimostrato un collettivo di organizzazioni non governative, che il 10 maggio ha organizzato a New York una grande iniziativa finalizzata a sensibilizzare la popolazione americana sul problema dello spreco alimentare.
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Cinquemila persone hanno potuto degustare un pasto cucinato interamente con “scarti”, offerto loro nella Union Square, celebre piazza tra Broadway e Park Avenue, nel cuore di Manhattan. Melanzane, carote, mele, ma anche piatti più elaborati a base di pesce: il cibo è stato recuperato in diversi ristoranti e mense presenti sulla costa orientale degli Stati Uniti. Ai partecipanti sono state inoltre proposte dimostrazioni pratiche di cucina anti-spreco. Il tutto accompagnato da musica, in un’atmosfera di festa.
“Oggi – ha spiegato all’agenzia Afp Tristram Stuart, fondatore del collettivo Feedback e principale organizzatore dell’iniziativa – abbiamo voluto semplicemente celebrare delle soluzioni che esistono già. Il novanta per cento degli americani afferma di buttare regolarmente nella spazzatura del cibo, soprattutto in funzione delle date di scadenza indicate sulle etichette dei prodotti. La verità, però, è che nella maggior parte dei casi queste indicazioni non hanno nulla a che vedere con la sicurezza alimentare”.
“Negli Usa – ha aggiunto – si registra il più alto tasso di spreco di cibo al mondo. Nei supermercati e nei ristoranti del paese è presente una quantità di generi alimentari due volte superiore rispetto a quella necessaria per nutrire l’intera popolazione”. Il risultato è che la famiglia americana “tipo”, di quattro persone, butta in media ogni anno l’equivalente di 1.500 dollari nella spazzatura.
Iniziative come quella di New York sono state organizzate già in altre città del mondo. Come nel caso di Londra nel 2011, di Amsterdam nel 2013 e di Bruxelles nel 2014. Stuart ha scritto anche un libro, che si è rivelato un successo e ha ispirato anche un film documentario. La prossima tappa del tour anti-spreco alimentare è prevista a Washington, il 18 maggio.
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